Franchi a giudizio per diffamazione e minacce, ma non stalking

Prosciolta dall'accusa di aver perseguitato l'ex consulente

(ANSA) - BOLOGNA, 05 DIC - La stilista Elisabetta Franchi è stata rinviata a giudizio per diffamazione e minacce aggravate ai danni di un'ex consulente e amica, ma non per stalking, ipotesi di accusa per cui in udienza preliminare è stata prosciolta a Bologna con la formula perché il fatto non sussiste. Lo ha deciso il Gup Andrea Romito, che ha fissato il processo con prima udienza per il 26 novembre 2026. Le accuse della Procura, pm Luca Venturi, riguardavano una serie di comportamenti per screditare pubblicamente e privatamente l'altra donna. È contestato, tra l'altro, un post su Instagram che provocò commenti diffamatori, una "shitstorm" contro l'ex consulente. Condotte che avrebbero offeso la reputazione della persona offesa, minacciata di danni ingiusti. "C'è soddisfazione da parte di questa difesa rispetto a tutto questo", ha detto in riferimento al proscioglimento l'avvocato Gianmaria Palminteri, che insieme all'avvocato Paolo Creta difende l'imputata, "finalmente è stato riconosciuto apertamente che Elisabetta Franchi non è una stalker. I suoi valori di donna e di imprenditrice sono completamente lontani da questo profilo che le si voleva attribuire. Viceversa ci misureremo con un rinvio a giudizio per diffamazione e minacce. Non abbiamo intenzione di ritirarci di un millimetro da questo punto di vista, Elisabetta Franchi rivendica le proprie posizioni, ma quello che è per lei è importante è che può dire ad alta voce che non è una stalker. "Prendiamo atto che la decisione del giudice - dicono gli avvocati Chiara Rinaldi e Antonio Petroncini, che assistono la parte civile - è stata difforme rispetto alla ipotesi accusatoria sostenuta dal Pubblico ministero. Non compete a noi svolgere valutazioni in ordine alle eventuali scelte processuali che altra parte processuale vorrà fare. Si tratta di valutazioni sulla corretta qualificazione giuridica da dare ai fatti contestati. Rimane fermo che, anche il giudice ha ritenuto come i fatti materiali atribuiti all'imputata Elisabetta Franchi siano tali da costituire reato. Di tali fatti l'imputata dovrà rispondere a giudizio." (ANSA).

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