Giuseppe Sempio, abbiamo più voglia di difenderci di prima, Andrea non c'entra niente'

(ANSA) - MILANO, 19 DIC - "Adesso più di prima. Adesso si diventa cattivi. Noi stiamo in piedi per la cattiveria, la rabbia. È una vigliaccheria che si ripresenta di nuovo e che va avanti. Noi non avevamo niente da nascondere. Qui non c'è niente da nascondere. Mio figlio non c'entra niente". Così il padre di Andrea Sempio, Giuseppe, indagato per corruzione dal 30 ottobre scorso, ha risposto a Quarto Grado a chi gli ha chiesto se la sua famiglia avesse ancora voglia di difendersi. "A casa mia i ragionamenti non si fanno più. Deve farli la giustizia. Noi sappiamo che la verità è la nostra, è solo la nostra. E ci sentiamo chiusi in un barattolo" ha detto Giuseppe Sempio, che ha parlato dell'indagine per corruzione che lo riguarda in prima persona. "Stiamo seguendo questa situazione e vedremo quali saranno gli sviluppi. Siamo nelle mani degli avvocati" ha affermato, sottolineando che "Con Venditti? Non c'entro nulla, non ho niente a che vedere. Non lo conosco neanche". "L'ho visto - ha proseguito - una sola volta, quando ci ha interrogati. Quel giorno ha interrogato tutta la famiglia su mio figlio: su dove fosse, su cosa avesse fatto quel giorno in cui c'è stato l'omicidio di Chiara Poggi. L'ho conosciuto solo quel giorno". (ANSA).
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