Hacker ricercato dall'Fbi, Corte Bologna dispone l'estradizione negli Usa

Arrestato a luglio a Riccione, il kazako può fare ricorso

(ANSA) - BOLOGNA, 18 DIC - La Corte di appello di Bologna ha disposto l'estradizione negli Stati Uniti per il 42enne kazako Roman Khlynovsky, arrestato il 31 luglio a Riccione dove si trovava in vacanza con la famiglia, considerato dalla Fbi un pericoloso hacker e accusato dal tribunale federale del Tennessee, tra l'altro, di associazione a delinquere diretta a commettere frodi informatiche e telematiche, estorsione informatica, riciclaggio. Khlynovskiy, in carcere, difeso nella procedura italiana dagli avvocati Luca Montebelli e Sonia Giulianelli, è stato rinviato a giudizio dal gran giurì del distretto Est del Tennessee. Il mandato di cattura internazionale era stato eseguito dalla Polizia Postale di Rimini. Le accuse riguardano presunti ricatti che l'hacker, residente a Kiev e imprenditore nel settore tecnologico, avrebbe fatto insieme ad alcuni complici ad ospedali in Nord America, dopo essere entrato in possesso di dati sensibili e immagini private di pazienti, in alcuni casi anche personaggi noti. I giudici bolognesi non hanno accolto le argomentazioni della difesa, in particolare ritenendo esaustive le informazioni giunte sulle condizioni delle carceri statunitensi e affermando che non ci sarebbe il rischio, una volta estradato, che venga processato per spionaggio, reato che può portare alla pena di morte. La difesa ha dieci giorni per fare ricorso in Cassazione. (ANSA).

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