Il cuoco prima degli chef diventa film, pronta la sceneggiatura

(ANSA) - VILLA SANTA MARIA, 19 LUG - Una storia tratta da fatti realmente accaduti, emblema di una generazione vissuta nell'ombra, ma che ha contribuito a far rinascere l'Italia dalle macerie dalla Seconda guerra mondiale, diventa ora una sceneggiatura per il cinema dal titolo 'L'ultimo cuoco antico'. È la vicenda di Ciccillo, prima garzone e poi cuoco affermato, e di suo cugino Giuseppe, emigrato in cerca di una vita migliore ma poi, scherzo del destino, arruolato nell'esercito degli Stati Uniti e costretto a combattere contro la sua Italia. Il soggetto, promosso dalla Fondazione 'Falconio' e scritto a quattro mani nel 2024 da Emiliano Falconio e Andrea Sanguigni, ha ottenuto il patrocinio della Federazione Italiana Cuochi. Il casting inizierà in autunno e le riprese, tra Abruzzo, Sicilia, Lazio, Campania e Stati Uniti, ad inizio 2026. Ciccillo attraversa gli anni più bui del secolo. L'Italia langue sotto le restrizioni alimentari e le tessere annonarie, ma lui riesce non solo a sfamare la propria famiglia, ma anche a conquistare le tavole dell'aristocrazia e della politica. I suoi piatti diventano ponti di sopravvivenza e di dignità. Accanto a Ciccillo, il cugino Giuseppe incarna un'altra epica nazionale. Emigrato negli Stati Uniti viene sedotto dal romanticismo di una guerra per la democrazia e si arruola tra le truppe alleate. Il suo viaggio è un romanzo di speranza infantile e tragedia matura. Proprio quando arriva alle soglie del paese natale, il compagno che lo segue e ne riprende la storia con la macchina da presa volendone fare un film documentario, viene dilaniato da una mina. "Non è solo la storia di due uomini - spiega l'autore Emiliano Falconio - ma il racconto di un'Italia che rinasce dalle proprie ceneri. Ciccillo da Villa Santa Maria, paesino d'Abruzzo conosciuto come la patria dei cuochi, diventa metafora di resilienza, di dignità, dove gli eroi non sono quelli decorati, ma quelli che, sotto il segno del cuoco, hanno sostenuto sulle proprie spalle la rinascita di un Paese dato per spacciato". (ANSA).
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