Il figlio di Pierina, 'Manuela era la sua seconda figlia'

(ANSA) - RIMINI, 17 NOV - È cominciata in mattinata al tribunale di Rimini la deposizione di Giuliano Saponi, figlio di Pierina Paganelli, nel corso del processo per l'uccisione della donna avvenuto il 3 ottobre 2023. Le domande del pm Daniele Paci hanno mirato a ricostruire il rapporto tra la madre del testimone e la moglie Manuela Bianchi, la quale aveva intrattenuto una relazione extraconiugale con l'unico imputato, Louis Dassilva, vicino della vittima. "Mia mamma adorava Manuela, le voleva bene. Era come una seconda figlia per lei", ha dichiarato Giuliano. "Mai notati momenti di aggressività da parte di Manuela nei confronti di mia madre. Si volevano bene fino a quando mia moglie non ha cambiato il suo modo di vivere". I rapporti - secondo quanto raccontato - si sono incrinati nell'aprile del 2023 quando il marito è venuto a sapere del tradimento. "Quando i rapporti sono cambiati, mia madre ha smesso di essere la sua seconda madre e tutelava più i miei interessi. Si sono allontanate". A maggio di quello stesso anno, Saponi fu vittima di un grave incidente stradale che lo indusse al coma facendogli perdere parte della memoria. "Quando mi sono svegliato ho visto che i rapporti" tra Manuela e la sua famiglia d'origine "erano tesi. Mia moglie cercava di rivendicare alcune cose che non capivo. Era arrabbiata, parlava di voler andar via". Il nome dell'uomo che aveva una relazione con Manuela "l'ho saputo la sera del ritrovamento del cadavere di mia mamma. Me lo disse mio fratello. Non ci potevo credere, perché era successo sotto il mio naso", ha rivelato il figlio della vittima. "Venni a sapere della morte di mia madre dalla chat di condominio. Quando mia sorella arrivò in clinica piangendo capii che era tutto vero", ha raccontato Giuliano. (ANSA).
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