Il Jazz Forum Arts di Ny celebra i 40 anni con Joshua Redman

L'anima è il trombettista italoamericano Mark Morganelli

(ANSA) - WASHINGTON, 26 NOV - Ha un'anima italiana il Jazz Forum Arts di Tarrytown (stato di New York), che celebra il suo 40/o anniversario di attività con tre serate (5-6-7 dicembre) del Joshua Redman Quartet, il quartetto del famoso sassofonista californiano, vincitore di 10 nomination ai Grammy e autore di 20 album influenti. Artefice di questa ormai storica no-profit l'italo-americano Mark Morganelli, musicista jazz, promotore e produttore. Insieme alla moglie Ellen Prior gestisce un fiorente spazio per spettacoli, presenta 32 concerti estivi gratuiti all'aperto ogni anno nella contea di Westchester, gestisce programmi educativi per giovani (compreso il jazz per bambini dai 18 mesi ai 4 anni) e comunità svantaggiate e ospita una galleria che espone artisti locali e internazionali all'interno del loro Jazz Forum Club. "Mio nonno paterno era di un paesino a 30 km da Avellino, Morganella, da cui deriva il cognome Morganelli, mentre la famiglia materna è originaria della Puglia", racconta all'ANSA, vantandosi di essere "100% italiano", di saper conversare nella nostra lingua e di continuare a viaggiare per il Belpaese, anche per suonare (tromba e flicorno) insieme a noti jazzisti italiani, come farà a fine marzo a Venezia. Mark Morganelli ha gestito il suo primo loft al Jazz Forum tra il 1979 e il 1983, presentando o ospitando registrazioni, film e trasmissioni di Dizzy Gillespie (di cui organizzò il concerto per il 75/o compleanno nel 1992 al Carnegie Hall), Art Blakey, Wynton Marsalis, Carmen McRae, Max Roach e altre star del jazz. Ha prodotto oltre 60 registrazioni e, prima di aprire il suo club, dove ospita jam session settimanali, ha presentato spettacoli per 22 anni al Jazz at the Music Hall di Tarrytown. Insomma, è uno dei protagonisti della scena jazz newyorchese, dove ha fatto salire sul palco, tra gli altri, Pat Metheny, i Buena Vista Social Club, Tito Puente. "Dieci anni fa - spiega - io e mia moglie Ellen abbiamo acquistato questo edificio e costruito il club jazz al piano terra da zero, creando un locale da 90-100 posti. Facevamo solo concerti gratuiti e raccoglievamo 300.000 dollari l'anno ma poi abbiamo allargato le attività". Nel 2024 e nel 2025 la rivista Downbeat lo ha nominato tra i 100 migliori jazz club del mondo. Il Jazz Forum Arts di Tarrytown porta il jazz ad una vasta comunità: dai musicisti emergenti ai più rinomati a livello internazionale, l'organizzazione mostra la diversità del genere e favorisce un ambiente in cui la vera espressione musicale può essere celebrata in tutte le sue forme, come bebop e swing, latin & brazilian, world music, rhythm & blues, New Orleans, jazz tradizionale e contemporaneo. "Per celebrare i 40 anni di jazz nella Hudson Valley - sottolinea Morganelli - volevamo un artista che incarnasse sia le profonde tradizioni sia lo spirito innovativo della musica. Joshua Redman è quell'artista". (ANSA).

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