Il Papa, 'Ci sarà pace quando finiranno i monologhi'

'La Chiesa non cerca potenza, Concilio insegna a non separarsi dall'umanità''

(ANSA) - CITTÀ DEL VATICANO, 25 DIC - "Il Vangelo non nasconde la resistenza delle tenebre alla luce, descrive il cammino della Parola di Dio come una strada impervia, disseminata di ostacoli. Fino a oggi gli autentici messaggeri di pace seguono il Verbo su questa via, che infine raggiunge i cuori: cuori inquieti, che spesso desiderano proprio ciò a cui resistono. Così il Natale rimotiva una Chiesa missionaria, sospingendola sui sentieri che la Parola di Dio le ha tracciato". Lo dice il Papa nella messa di Natale in San Pietro. "Non serviamo una parola prepotente, ne risuonano già dappertutto - afferma - ma una presenza che suscita il bene, ne conosce l'efficacia, non se ne arroga il monopolio. Ecco la strada della missione: una strada verso l'altro". "In Dio ogni parola è parola rivolta, è un invito alla conversazione, parola mai uguale a sé stessa - spiega -. È il rinnovamento che il Concilio Vaticano II ha promosso e che vedremo fiorire solo camminando insieme all'intera umanità, mai separandocene. Mondano è il contrario: avere per centro sé stessi. Il movimento dell'Incarnazione è un dinamismo di conversazione. Ci sarà pace quando i nostri monologhi si interromperanno e, fecondati dall'ascolto, cadremo in ginocchio davanti alla nuda carne altrui". (ANSA).

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