L'amica di Chiara, 'lei dice che i bimbi nacquero morti'

(ANSA) - PARMA, 01 DIC - "Il 6 agosto (poche ore prima del secondo parto ndr) abbiamo passato la sera insieme a casa mia, abbiamo fumato marijuana e bevuto qualche birra e un po' di grappa". Così Chiara Facchin amica di Chiara Petrolini, nel corso della nuova udienza in Corte d'Assise a Parma: Petrolini è imputata per il duplice omicidio dei suoi due figli neonati, sepolti nel giardino di casa. La ragazza di Traversetolo ha partorito i due bimbi, uno a maggio 2023 e l'altro ad agosto 2024, al termine di gravidanze di cui nessuno aveva mai saputo nulla, neppure genitori e l'ex fidanzato e padre dei bambini. Rispondendo alle domande della Pm Francesca Arienti, l'amica di Petrolini, testimoniando, ha aggiunto: "Nei giorni successivi al secondo parto ci siamo sentite per messaggio, diceva di aver avuto un forte ciclo mestruale. La sera del 7 agosto ci siamo riviste per un aperitivo in una cantina della zona, poi siamo andate anche a bere un altro drink in un bar e infine l'ho portata a casa. Doveva partire per una vacanza negli Usa". Chiara é una delle sue amiche autorizzate dai magistrati a incontrare Petrolini (tuttora ai domiciliari): "Chiara dice che per lei i bambini erano nati morti, ma non lo sa; dice che non ha rivelato a nessuno la sua gravidanza per tanti motivi tra cui la paura del giudizio". L'avvocato Nicola Tria, difensore, ha chiesto se l'amica avesse mai sospettato nelle settimane precedenti il secondo parto: "Non ho mai notato nulla, nemmeno quando era nuda uscita dalla doccia o in piscina, Chiara non aveva la pancia e non mostrava nessuna alterazione a livello di comportamento". (ANSA).
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova








