Le lucciole di Alessandro Michele sfilano da Valentino

Lo spunto è una lettera di Pasolini ancora studente a un amico

(ANSA) - ROMA, 05 OTT - Fireflies, (Lucciole), è il titolo della nuova collezione Primavera/Estate disegnata da Alessandro Michele er Valentino. Un titolo che è una metafora, ma anche un messaggio politico, che parla di tempi di guerra e di luci di speranza. L'invito al defilé riporta un verso della lettera del 1941 che Pier Paolo Pasolini, ancora studente della Facoltà di Lettere di Bologna, scriveva a un suo amico: "Nella notte di cui ti ho parlato, abbiamo visto una quantità immensa di lucciole". Per il direttore creativo, le lucciole che illuminano una passerella dall'atmosfera dark, tradotte in moda sono luci che illuminano gli outfit, con intricati ricami di fili d'oro, ventagli di oro, piume e luccichii disseminati ovunque. Ma le lucciole sono anche una risposta all'omologazione. "Occorre dunque disarmare gli occhi - scrive infatti lo stilista in una nota - e riaccendere lo sguardo. Solo in questo modo potremmo capire come il buio del nostro presente sia in realtà 'intramato' da sottili sciami di lucciole: indizi che annunciano altri mondi a venire, tracce di una bellezza che resiste all'omologazione, epifanie sensibili capaci di riconnetterci all'umano. La moda, in questo senso, può diventare un'alleata preziosa. È suo il compito di illuminare ciò che ama nascondersi, portando in superficie timidi indizi di futuro. È sua la capacità di profanare l'esistente, sprigionando scintille di incanto e segni luminosi carichi di grazia. Si tratta di fugaci bagliori nelle tenebre, costellazioni di lucciole in grado di aprire varchi di possibilità e di nutrire politicamente l'immaginazione". Alessandro Michele accende i suoi abiti di speranza e lo fa illuminando di luccichii i pantaloni ampi ma non ampissimi, le giacche tailoring e gli abiti impalpabili, le jumpsuit e gli shorts, i tailleur bon ton, e gli abiti fluidi, le bluse floreali e le scarpe scultoree. Lo fa utilizzando i contrasti dei materiali, accostando il velluto a sete leggerissime, istoriando con i cristalli l'etereo chiffon. Lo fa utilizzando abbinamenti cromatici di colori caldi e freddi come il verde acido e il grigio sartoriale, oppure il giallo girasole e il viola. La collezione è fatta di capi dai volumi misurati. E' un invito a leggere anche in tempi bui, come quelli che stiamo vivendo, attraverso le luci di una bellezza a bassa intensità. Come la resistenza al Fascismo ai tempi della lettera di Pasolini, così come ricorda Alessandro Michele, oggi c'è la necessità di risvegliare lo sguardo disarmando gli occhi. La sfilata diventa dunque un invito alla resistenza della bellezza oltre la standardizzazione, un nutrimento per l'immaginazione. (ANSA).

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