Le prime tracce del blu indaco su macine di 34mila anni fa

La ricerca apre nuove prospettive sulle popolazioni preistoriche

(ANSA) - VENEZIA, 09 OTT - Tracce di indigotina, un colorante blu derivato dalle foglie di Isatis tinctoria (nota anche come guado), sono state riscontrate su ciottoli di pietra risalenti a 32-34mila anni fa, in pieno Paleolitico. Lo rivela lo studio "Direct evidence for processing Isatis tinctoria L., a non-nutritional plant, 32-34,000 years ago", pubblicato sulla rivista scientifica Plos One. Lo studio, frutto del lavoro di un Team di ricerca internazionale coordinato da Università Ca' Foscari in collaborazione con Università di Padova, apre nuove prospettive sul comportamento complesso delle popolazioni umane preistoriche. È la prima volta che viene identificata una molecola organica colorante di origine vegetale su reperti così antichi. L'indigotina non è presente in quanto tale nella pianta, ma si forma dalla reazione tra ossigeno atmosferico e i precursori contenuti nelle foglie. Questo dimostra che la pianta veniva intenzionalmente lavorata attraverso un processo complesso almeno 34mila anni fa, pur non essendo edibile. "Invece di considerare le piante solo come risorsa alimentare, questo studio ne evidenzia il ruolo all'interno di catene operative complesse, probabilmente legate alla trasformazione di materiali deperibili per il loro impiego in varie fasi della vita quotidiana dell'Homo sapiens di 34mila anni fa", spiega Laura Longo, archeologa all'Università Ca' Foscari Venezia e prima autrice dello studio. "Lo studio era inizialmente volto a chiarire la funzione degli strumenti di pietra - spiega Mauro Veronese, dottorando dell'Università di Padova e coautore della ricerca -. Le indagini microscopiche, condotte parallelamente dai ricercatori dei dipartimenti di Geoscienze dell'Università di Padova e da Ca'Foscari, hanno tuttavia rivelato inaspettatamente la presenza di residui blu, talvolta in forma fibrosa e associati a granuli di amido, concentrati soprattutto nelle aree degli strumenti che mostravano evidenti segni di usura". Gli strumenti provengono dalla grotta di Dzudzuana, situata sulle pendici del Caucaso in Georgia, da un livello del Paleolitico superiore datato a circa 34mila anni fa. (ANSA).

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