L'Orchestra popolare del Saltarello lancia un nuovo album

(ANSA) - TERAMO, 15 OTT - C'è un battito comune che attraversa 'Abruzzo Vol. 2' (Interamnia World Music), il nuovo album dell'Orchestra Popolare del Saltarello: quello della libertà. Il disco, già disponibile in radio e sulle piattaforme digitali, rilegge la musica popolare abruzzese con uno sguardo contemporaneo, capace di unire le radici contadine e le sonorità del mondo. Diretto dal maestro Danilo Di Paolonicola, il progetto raccoglie nove brani, otto dei quali tratti dalla tradizione — 'Scura maje', 'Ninnella', 'Saltarella teramana' — più un finale che lascia il segno: una versione corale di 'Bella ciao' cantata in arabo, ucraino, russo, arbëreshë, francese, spagnolo, wolof e italiano. Un inno che travalica i confini linguistici per riaffermare un messaggio universale di libertà e resistenza. 'Bella ciao' torna così a essere una voce collettiva, una preghiera laica contro ogni forma di oppressione. "È un progetto che racconta l'anima della nostra terra attraverso i suoni della memoria - spiega Di Paolonicola - unisce tradizione e innovazione con il desiderio di far dialogare la musica abruzzese con il mondo". L'Orchestra, nata nel 2014 e composta da dodici musicisti e un corpo di ballo, intreccia strumenti popolari e sonorità moderne. Dopo le collaborazioni con Goran Bregovic, Antonella Ruggiero e Max Gazzè, il gruppo continua a portare in scena l'Abruzzo come terra di suoni, identità e libertà condivisa. (ANSA).
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