Mantovano, è forzatura definire ddl Corte dei Conti una vendetta

Non c'è unanimità dissensi tra i giudici contabili

(ANSA) - ROMA, 27 DIC - "Non c'è unanimità di dissensi tra i giudici contabili; più di uno di loro ha manifestato favore nei confronti della riforma. Soprattutto nella parte di approfondimento che ha avuto alla Camera, vi è stata una costante interlocuzione con i rappresentanti della Corte dei Conti che ha permesso di modificare più di una delle norme dell'impostazione originaria. Non c'è nessuna vendetta perché l'iter di questa riforma parte all'incirca due anni fa. In Senato è approdata nel marzo di quest'anno, vi è stata una serie di audizioni: legarla al provvedimento della magistratura contabile sul Ponte sullo Stretto che è intervenuto poco più di un mese fa, mi sembra, per usare un eufemismo, una forzatura".Lo afferma il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, parlando con i cronisti in Senato sulla riforma della Corte dei Conti e replicando alle affermazioni delle opposizioni per le quali il provvedimento è una "vendetta" dopo la bocciatura della delibera del Cipe sul Ponte sullo Stretto. (ANSA).

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