Minaccia padre della ex, vincitore Gf 10 di nuovo a giudizio

(ANSA) - SULMONA, 09 OTT - Quattro denunce, una condanna per percosse nei confronti dell'ex compagna e ora un rinvio a giudizio per minacce ai danni del padre di lei: finisce nuovamente sul banco degli imputati Mauro Marin, trevigiano di 45 anni, vincitore nel 2010 del 'Grande Fratello'. A denunciarlo, da anni, è l'ex compagna Jessica Bellei, residente a Sulmona, con la quale Marin avrebbe avuto un figlio, il cui riconoscimento è stato più volte messo in dubbio dall'uomo. La vicenda sembrava essersi conclusa lo scorso mese, quando l'uomo era stato condannato a 20 giorni di reclusione per percosse, relative a fatti avvenuti a gennaio 2023. Ora, Marin è stato rinviato a giudizio per minacce nei confronti del padre della ex e dovrà comparire davanti al Tribunale di Sulmona il prossimo 26 gennaio. "Marin ha diritto a una videochiamata a settimana per vedere il bambino - spiega all'ANSA l'avvocato Giovanni Passerini, legale della parte offesa - e in occasione di una di queste si è puntato un coltello alla gola e all'addome, minacciando il padre della ex con frasi come: 'non passare il Po, sei fuori regione', ma anche 'vieni su a trovarmi col bambino'. Subito dopo avrebbe anche modificato l'immagine del suo profilo con una coppola siciliana e confetti di Sulmona capovolti". "La mia assistita e la sua famiglia non ne possono più - aggiunge il legale -. Temono che Marin possa presentarsi improvvisamente a Sulmona, come già accaduto in passato. In una di queste occasioni, la signora Bellei riportò un trauma toracico e facciale, oltre a uno stato di agitazione psichica, con prognosi di cinque giorni. Le promesse di pace non sono mai state mantenute. I miei assistiti non si sentono al sicuro", conclude Passerini. "In questa lunga vicenda, il mio assistito ha sempre respinto le accuse - replica l'avvocata Maria Romilda Ratiglia, difensore di Marin -. Rispetto a quest'ultima contestazione, lasciamo che sia la giustizia a fare il suo corso". (ANSA).
Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova