Morto in canoa, pm apre fascicolo su medici

Dopo che il giudice aveva trasmesso atti in procura

(ANSA) - GENOVA, 06 MAG - La procura indaga sulle eventuali responsabilità del personale del 118 presente a gennaio 2023 sulla riva dell'Entella dove era rimasto incastrato Andrea Demattei, lo studente canoista di 14 anni poi morto per ipotermia. Il pubblico ministero Francesco Cardona Albini ha aperto un fascicolo dopo che la giudice Carla Pastorini ha trasmesso gli atti al termine dell'udienza preliminare. Per la morte del giovane sono a processo sei vigili del fuoco mentre sono stati prosciolti i due istruttori della società (difesi dagli avvocati Silvia Morini e Guido Motta) che avevano portato Andrea e altri ragazzi ad allenarsi. Secondo il pm la morte di Andrea poteva essere evitata ma ci fu una catena di errori in quel drammatico pomeriggio del 12 gennaio di due anni fa. Il giovane rimase incastrato con la canoa nel fiume tra alcuni tronchi e un pilastro di un ponte. I soccorritori impiegarono tempo per estrarlo e lui morì per ipotermia provocata dalla permanenza nell'acqua gelida. Per la giudice bisogna valutare se il personale medico avrebbe potuto valutare le condizioni di salute del ragazzino e dire ai pompieri di accelerare le operazioni. Per l'accusa, gli imputati (difesi dagli avvocati Giorgio Zunino, Roberta Barbanera, Nadia Solari e Paolo Costa) avrebbero ritardato i soccorsi e messo in atto una serie di manovre scorrette. Il pm con ogni probabilità impugnerà il proscioglimento degli istruttori. (ANSA).

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