Morto in supermercato, legale compagna, 'non c'erano problemi di coppia'

Avvocata Cecchi, 'Andrea voleva restare in famiglia non tornare a Penne'

(ANSA) - TERMOLI, 13 DIC - "La mia assistita non è indagata ed è stata chiara sin dall'inizio. Non c'erano problemi di coppia. Non erano in fase di separazione e, se c'era qualche screzio familiare, era dovuto semplicemente al discorso della vendita del terreno". Così all'ANSA l'avvocata del foro di Larino, Paola Cecchi, legale della compagna di Andrea Costantini, il 38enne di Penne trovato cadavere il 15 settembre scorso nella cella frigorifero del supermercato di Termoli dove lavorava. La procura di Larino ha disposto la riesumazione del cadavere, mercoledì prossimo ci sarà l'incidente probatorio. "Anche la mia assistita - spiega Cecchi - come la famiglia di Costantini, ha interesse che si faccia luce sulla vicenda. E' necessario approfondire, se c'è stato un omicidio o se si parla di suicidio perché i reati contestati sono omicidio o in subordine istigazione al suicidio e maltrattamenti in famiglia. Pertanto è fondamentale fare chiarezza sulla dinamica del decesso. Ci sarà oltre alla riesumazione del cadavere anche la perizia calligrafica". Al centro della vicenda, la questione legata all'acquisto di un terreno da parte di Costantini. "Ho spiegato più volte - aggiunge l'avvocata - che il signor Costantini ha acquistato il terreno a giugno e immediatamente dopo, non si capiscono le ragioni per le quali Andrea decideva di voler vendere questo terreno, questo suo diciamo cambiamento di indirizzo, perché prima era un sogno che lui voleva realizzare. Dopo averlo acquistato lui cambia umore e decide di volerlo vendere, quasi come una forma di ansia seguita a questo acquisto, per cui cominciano dei dissapori familiari perché la compagna non comprende la motivazione per cui lui lo vuole vendere con tanta velocità". L'appezzamento si trova nella periferia di Termoli, in contrada Ponticelli, verso San Giacomo degli Schiavoni, piccolo paese situato a circa sei chilometri dalla città adriatica. "Quindi - sottolinea Cecchi - sono discussioni familiari legati al terreno, nel senso che la compagna dice semplicemente: aspettiamo a venderlo per non svenderlo. Sono queste le dinamiche familiari. E questo terreno, tra l'altro, dimostra anche una progettualità familiare del signor Costantini, cioè un'idea di un uomo che vuole acquistare della terra per poterci fare anche una piccola casetta per festeggiare i compleanni del bambino. Quindi, non si concilia bene con quello, invece, che dichiara la mamma di Andrea, cioè del fatto che lui voglia rientrare a casa in famiglia. Anzi, per me è una dimostrazione che lui, invece, ha una progettualità familiare e vuole restare a Termoli, progettare qualcosa per il figlio, per la compagna, per la famiglia". (ANSA).

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