Musica alla Festa di Roma, da Buckley alla truffa dei rapper

Tra i protagonisti anche Brunori Sas, Allevi e 'Rocky Horror'

(di Francesca Pierleoni) (ANSA) - ROMA, 13 OTT - Ormai da anni la musica ha una parte centrale anche in molti festival di cinema con documentari, biopic e incontri e a volte mini live. Lo riflette anche la Festa del cinema di Roma 2025 (15 - 26 ottobre), tra opera, cantautorato, jazz e rap, passando per i ritratti, fra gli altri, di Mauro Pagani Giovanni Allevi, Brunori Sas, Lucio Corsi, Willie Peyote. Uno dei titoli più curiosi è California Schemin', esordio alla regia di James McAvoy che si ispira alla vera vicenda del duo rap scozzese Silibil N' Brains composto da Billy Boyd (interpretato da Samuel Bottomley) e Gavin Bain (Seamus McLean Ross). Nei primi anni 2000, i due musicisti, che non riuscivano a farsi prendere sul serio nel mondo hip hop decisero di fingersi rapper californiani: una trasformazione tanto convincente da portarli anche ad andare in tour con Eminem. E' invece un rapper tredicenne in erba il protagonista di Malavia, il dramma di Nunzia di Stefano, prodotto da Matteo Garrone. Al centro c'è Sasà (Mattia Francesco Cozzolino), ragazzino talentuoso che vive nella periferia di Napoli e sogna di diventare famoso anche per dare alla madre una vita migliore. Il duro confronto con la realtà della società e del mondo musicale, però, rischia di spingerlo verso la criminalità. Fra i documentari più attesi c'è It's Never Over, Jeff Buckley della pluripremiata Amy Berg, sulla vita e il mondo artistico del musicista, scomparso prematuramente a 30 anni nel 1997. Ci sono materiali inediti e testimonianze di familiari e di artisti come Ben Harper, Aimee Mann e Brad Pitt (anche produttore esecutivo). In Rino Gaetano Sempre Più Blu, Giorgio Verdelli compie un tragitto tra fragilità intime e arte libera del cantautore, morto anche lui a 30 anni, nel 1981. L'attrice Valentina Cenni debutta alla regia con il documentario Tutta vita, sulla settimana trascorsa in una casa studio dal marito Stefano Bollani con fra gli altri, Enrico Rava, Paolo Fresu, Daniele Sepe e la figlia Frida Bollani Magoni, per preparare un irripetibile concerto. In Easy to Love - La vera storia di Massimo Urbani di Paolo Colangeli, è Massimo Amadori, figlio del grande sassofonista jazz scomparso nel 1993, due settimane prima che lui nascesse, a condurci nella sua ricerca di risposte su quel padre mai conosciuto. Si vira nella fiction con la dramedy satirica Yes di Nadav Lapid, che ruota intorno alle complesse scelte di vita del musicista jazz Y che va in crisi quando accetta, dopo gli attacchi terroristici del 7 ottobre, di scrivere su commissione una canzone che incita alla distruzione di Gaza. In La forza del destino di Anissa Bonnefont, si entra nella preparazione e messa in scena, il 7 dicembre 2024, dell'opera di Verdi che ha inaugurato la scorsa stagione alla Scala. Deux pianos di Arnaud Desplechin con François Civil e Charlotte Rampling unisce nella storia musica, e un amore impossibile. Il musical opera/rock Rocky Horror show di Richard O' Brien, diventato un simbolo della libertà identitaria e di genere, viene celebrato a 50 anni dal debutto, con la proiezione del film cult del 1975 e il documentario che ne ripercorre la storia, Strange Journey: The Story Of Rocky Horror di Linus O'Brien (figlio di Richard). Allevi Back to Life di Simone Valentini racconta il 2024, anno cruciale per Giovanni Allevi, tornato alla musica e al pubblico dopo la malattia. In Andando dove non so. Mauro Pagani, una vita da fuggiasco di Cristiana Mainardi, Il polistrumentista, compositore e produttore condivide il viaggio personale intrapreso (con il supporto anche di tanti amici, da Ornella Vanoni a Giuliano Sangiorgi) per ricostruire la sua memoria, dopo averla persa temporaneamente. L'universo creativo e personale di Dario Brunori, viene esplorato da Giacomo Triglia in Brunori Sas - Il tempo delle noci. La chitarra nella roccia - Lucio Corsi dal vivo all'Abbazia di San Galgano di Tommaso Ottomano, è il film concerto sulla realizzazione di un live che il cantautore sognava da 10 anni. Infine, tra gli altri, Willie Peyote - Elegia sabauda di Enrico Bisi, entra nella quotidianità del musicista torinese, dalla crisi del 2022 al palco dell'Ariston nel 2025. (ANSA).

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova