Napoli spagnola 'città delle donne' alle Gallerie d'Italia

Anche dipinti di Artemisia Gentileschi mai in mostra in Italia

(di Francesca De Lucia) (ANSA) - NAPOLI, 19 NOV - Colte e mecenati, Viceregine, ma anche medici, speziali, teatranti, finissime artigiane e tante pittrici. Non solo Artemisia Gentileschi, quindi, con importanti dipinti mai esposti in Italia (da musei di Boston, Sarasota e Oslo): la mostra "Donne nella Napoli spagnola. Un altro Seicento" alle Gallerie d'Italia racconta sopratutto l'altra metà dell'arte, lentamente ma finalmente fuori dal cono d'ombra della storia. Sullo sfondo della vivacità culturale e produttiva di quella che fu la prima città italiana, il viaggio parte dalle pale d'altare delle 'forestiere' Lavinia Fontana e Fede Galizia, passa per Giovanna Garzoni sino alla napoletana Diana Di Rosa, detta Annella di Massimo forse vittima di femminicidio per aver amato il suo maestro Stanzione: tutte le artiste firmavano e datavano, anche in maniera originale, i loro quadri perchè non potevano siglare contratti come gli uomini. E ora i loro nomi sono tutti lì, a prova di attribuzione. Da domani al 22 marzo 2026, cura di Antonio Ernesto Denunzio, Raffaella Morselli, Giuseppe Porzio ed Eve Straussman-Pflanzer, si possono ammirare sessantanove opere tra dipinti, disegni, manoscritti, sculture e manifatture provenienti da importanti musei italiani e internazionali. Al centro della narrazione anche un evento 'mediatico', come si direbbe oggi: il soggiorno napoletano dell'Infanta Maria d'Austria, sorella di Filippo IV e regina d'Ungheria, tra l'agosto e il dicembre 1630, quando la città impazzì tra eventi e cortei di dame, attraendo ancor di più gli artisti. Dell'Infanta si può ammirare il ritratto eseguito da Diego Velázquez (dal Museo del Prado) accanto a quello sconvolgente di Maddalena Ventura, la celebre 'donna barbuta' degli Abruzzi, di Jusepe de Ribera per il viceré duca di Alcalá (prestito eccezionale della Fundación Casa Ducal de Medinaceli). Una sezione speciale è riservata a due celebri dive napoletane: Andreana Basile, sorella di Giovanbattista, la più grande cantante del suo tempo, contesa dalle corti italiane, e Giulia Di Caro, esempio di emancipazione, da meretrice a impresaria teatrale Si potrà scoprire la produzione di Teresa Del Po e della ceroplasta Caterina De Julianis. L'esposizione, realizzata con il patrocinio istituzionale dell'Ambasciata di Spagna in Italia, è stata salutata dall'ambasciatore Miguel Angel Fernandez-Palacios Martinez. Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo e Direttore Generale delle Gallerie d'Italia, afferma: "Le Gallerie d'Italia concludono la programmazione dell'anno con una preziosa esposizione, un progetto di riscoperta di artiste e opere straordinarie, frutto di nuovi studi, supportato dai migliori curatori, accompagnato da ricerche negli archivi e da restauri, arricchito da prestiti eccezionali grazie al dialogo con importanti istituzioni del Paese e del mondo. Un altro Seicento è un'iniziativa di prestigio internazionale che prende avvio da un approfondimento su un capitolo significativo della storia artistica di Napoli, sottolineando ancora una volta il ruolo di riferimento delle Gallerie d'Italia nella promozione del patrimonio culturale italiano". Il catalogo è realizzato da Allemandi. (ANSA).

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