Omicidio Mastrapasqua: Rezza, 'chiedo perdono ma lui reagì'

Il 20enne ha reso dichiarato: 'volevo solo rapinarlo'

(ANSA) - MILANO, 11 GIU - "Voglio chiedere scusa e perdono alla famiglia per quello che ho fatto. Appena entrato in carcere, ho chiesto perdono tramite una lettera e sono pronto a fare subito un percorso di giustizia riparativa". Con queste parole Daniele Rezza, imputato davanti alla Corte di Assise di Milano per aver ucciso il 31enne Manuel Mastrapasqua lo scorso ottobre a Rozzano, ha esordito così rendendo dichiarazioni spontanee in aula. "Non era mio intento ammazzarlo, volevo solo rapinarlo. Mi sono avvicinato con il coltello per farmi dare quello che aveva e lui ha reagito, si è innervosito. Mi è saltato addosso", ha aggiunto. Una ricostruzione che la mamma della vittima, presente in aula, ha commentato dicendo ad alta voce: "Non è vero". "D'istinto - ha proseguito Rezza - ho alzato il coltello e gliel'ho puntato. Ho fatto caso che la lama l'ha colpito, ma non ho visto tracce di sangue. Appena ho tolto il coltello, sono scappato senza neanche voltarmi. L'ho scoperto il giorno dopo tramite internet. Io non pensavo di averlo ammazzato, non pensavo nemmeno di avergli fatto del male. Non era mio intento". A essere stato sentito oggi nel processo a carico del 20enne, reo confesso di aver ucciso Manuel con un'unica coltellata per rubargli un paio di cuffie da pochi euro, è un amico della vittima. "Ci conoscevamo da più o meno 18 anni. Lui abitava sopra l'appartamento di mia nonna e ci vedevamo quasi ogni giorno. Come un fratello, Un fratello che non ho mai avuto". Rispondendo alle domande dell'avvocato Roberta Minotti, che assiste i familiari, ha poi descritto Manuel come una persona "molto gentile, premurosa, mite". (ANSA).

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