Omicidio nel viterbese, arrestato aveva braccialetto elettronico

(v. 'Uccide a bottigliate l'amico...' delle ore 8.00) (ANSA) - ROMA, 27 LUG - A poche ore dall'omicidio avvenuto questa notte a Fabrica di Roma, nel Viterbese, sono emersi ulteriori particolari che definiscono i contorni della vicenda che è culminata con la morte di un 47enne di origini romene residente del posto. Da quanto si apprende ora, sembra che l'uomo, conosciutissimo e benvoluto da tutti in città; sia stato oggetto di una feroce aggressione da parte del cognato, un pluripregiudicato anche lui romeno che era già da tempo sottoposto al controllo con braccialetto elettronico per fatti precedenti. Non si esclude che il presunto assassino portasse il braccialetto elettronico perché in passato era stato accusato di atti persecutori dalla sorella della vittima. Un particolare che, se confermato, potrebbe fornire un movente per la lite fra i due. Secondo alcune testimonianze, la lite sarebbe scoppiata nell'appartamento di uno dei due, situato sopra la strada dove l'uomo in seguito è morto. Ed è proprio li che la vittima sarebbe stata picchiata con pugni, calci e forse anche un coccio di bottiglia, con cui sembra che l'aggressore abbia sferrato il colpo mortale. L'uomo, ferito, avrebbe chiamato al telefono la moglie chiedendogli aiuto per essere trasportato in ospedale, ma quando la donna è arrivata sul posto lo ha trovato in strada morente. sarebbe. La vittima è spirata pochi minuti dopo nonostante i tentativi di rianimazione del personale del 118. Sulla vicenda stanno indagando a 360 gradi i carabinieri della stazione locale, coordinati dal comando provinciale di Viterbo. (ANSA).
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