Pm del caso Pipitone condannata per diffamazione poliziotto
(ANSA) - MARSALA, 10 DIC - L'ex magistrata Maria Angioni è stata condannata dal giudice monocratico del Tribunale di Marsala, Bruno Vivona, a 4 mesi di reclusione per diffamazione di un ex ispettore di polizia, Vincenzo Tumbiolo, in passato in servizio al commissariato di Mazara del Vallo. Angioni, che quando era pm a Marsala si è occupata anche delle indagini relative alla scomparsa della piccola Denise Pipitone, è stata condannata anche al pagamento delle spese processuali e ad un risarcimento danni "provvisionale" di 3 mila euro in favore dell'ex poliziotto, che nel processo si è costituito parte civile con l'assistenza dell'avvocato Giuseppe De Luca, del foro di Trapani. Maria Angioni era finita a processo dopo le dichiarazioni rilasciate in televisione (a "Mattino 5" il 27 maggio 2021) in cui aveva sostenuto che l'ispettore Tumbiolo, nell'ambito delle ricerche di Denise Pipitone, sarebbe stato uno degli uomini delle forze dell'ordine che il giorno della scomparsa, l'1 settembre 2004, si recarono nell'immobile dove abitava Anna Corona, sbagliando però appartamento. "Così insinuando - secondo l'accusa - nuovamente irregolarità nello svolgimento di tale accesso". Tra quei poliziotti, però, evidenzia l'accusa, non c'era l'ispettore Tumbiolo, in quanto "sospeso dal servizio dal luglio 2002 al 2 febbraio 2005, in seguito ad una misura cautelare emessa nell'ambito di un'indagine della quale era titolare proprio la dottoressa Angioni". L'ex poliziotto è stato, poi, assolto con sentenza definitiva. Alcuni mesi fa, Maria Angioni, in aula, ha sostanzialmente affermato di avere fatto confusione ed essere stata indotta in errore da quanto aveva letto sul web. Nel corso del processo, poi, Angioni aveva anche chiesto scusa al poliziotto per l'errore commesso nel corso delle sue dichiarazioni televisive. (ANSA).
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