Presidio a Torino contro morti sul lavoro a 18 anni da Thyssen

'Ogni giorno muoiono quattro lavoratori in servizio'

(ANSA) - TORINO, 06 DIC - "Da quel dicembre 2007 poco è cambiato: ogni giorno muoiono quattro lavoratori in servizio,1.276 nel 2025 e centinaia di migliaia sono coinvolti in infortuni e malattie professionali collegati al lavoro. E in questi anni molto è peggiorato in conseguenza della precarietà dilagante e dell'espandersi degli appalti in tutti i settori, compresi quelli pubblici. Non sono fatalità, sono la scelta dell'economia capitalista che accetta di sacrificare vite pur di non rispettare diritti, di spendere in protezione e formazione, di regolarizzare i dipendenti". Lo affermano dal presidio che si è tenuto oggi a Torino sotto la sede dell'Ispettorato nazionale del lavoro, organizzato da Cub, Usb, Si Cobas, Le radici del sindacato alternativa Cgil, Medicina democratica, Lavoro e salute, Sinistra anticapitalista, Partito comunista dei lavoratori, Partito rifondazione comunista, Partito comunista italiano e Potere al popolo "Ad essere colpiti - proseguono - sono soprattutto gli anziani, spesso costretti a lavorare dall'allungamento dell'età pensionabile, i giovani, i migranti e le donne, spesso irregolari o precari, fino ad arrivare ai giovanissimi studenti morti in alternanza scuola-lavoro. Muoiono come in guerra dove gli uomini e le donne sono un elemento secondario. Chiediamo - sottolineano - una legislazione più stringente sulla sicurezza e, come abbiamo proposto, una legge sul reato di omicidio sul lavoro per colpire duramente le responsabilità di aziende e appaltatori negli incidenti sul lavoro". (ANSA).

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