Prospero, il padre del giovane suicida: "L'indagato ha chiesto scusa"

Ha chiesto "scusa" ai familiari di Andrea Prospero, prendendo la parola in aula, il diciottenne romano per il quale il gip di Perugia ha rigettato la richiesta di patteggiamento per istigazione o aiuto al suicidio dello studente universitario morto nel capoluogo umbro nel gennaio scorso. "Ha detto di avere perso un amico ma perderlo a queste condizioni non sia un amico" ha detto il padre di Andrea Prospero lasciando l'aula. "Da schifo..." il commento a quanto detto dall'indagato. "Siamo soddisfatti per la prima fase in quanto il giudice ha valutato le istanze dei nostri avvocati, che sono molte sensate", ha spiegato ancora il padre di Andrea Prospero. Che ha aggiunto di aspettarsi "completa giustizia per Andrea". "Questa e' una pena ridicola (due anni e mezzo - ndr) - ha aggiunto - e non sarebbe stata una sentenza accettabile". (ServizioDi Angela Rotini)

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