Quattro braccianti morti nel Materano, fiaccolata il 9 ottobre

Sabato scorso l'incidente stradale a Scanzano Jonico

(ANSA) - POTENZA, 07 OTT - Cgil, Cisl e Uil Basilicata "unitamente ai sindacati di categoria, Flai Cgil, Fai Cisl e Uila Uil, hanno organizzato per giovedì 9 ottobre una fiaccolata e un presidio dedicato ai quattro lavoratori agricoli indiani migranti vittime del tragico incidente stradale di sabato scorso, 4 ottobre sulla strada statale 598 Fondovalle dell'Agri, nel territorio di Scanzano Jonico (Matera)". L'appuntamento è alle 18 in piazza Gramsci della città lucana. In un comunicato diffuso dall'ufficio stampa, è spiegato che si tratterà di "un momento di raccoglimento e di denuncia, per i diritti e la dignità dei lavoratori e delle lavoratrici migranti impiegati in agricoltura". Per Cgil, Cisl e Uil "quanto avvenuto non può considerarsi una semplice fatalità, ma conseguenza delle condizioni dei braccianti migranti impiegati in agricoltura, sfruttati, senza diritti e vittime del caporalato, una piaga ancora esistente in Basilicata quanto nel resto del Mezzogiorno". "In attesa delle indagini della Procura sul caso specifico - è scritto nella nota - non possiamo esimerci dal sottolineare come da tempo denunciamo con forza il sovraccarico di lavoratori stipati in veicoli non idonei, conseguenza di trasporti organizzati in modo irregolare e senza garanzie di sicurezza, l'assenza di controlli sistematici sui mezzi utilizzati per il trasporto dei lavoratori agricoli, il persistere di condizioni di sfruttamento e caporalato che costringono i lavoratori migranti a spostarsi in massa per le campagne della Basilicata, della Puglia e della Calabria in condizioni inaccettabili. A ciò si aggiunge la condizione delle strade lucane, come la ss 598 per l'appunto, di cui più volte i sindacati hanno denunciato la pericolosità per la scarsa manutenzione. Chiediamo pertanto - hanno concluso i rappresentanti dei tre sindacati lucani - maggiore attenzione da parte delle istituzioni e interventi urgenti affinché siano garantiti trasporti sicuri, condizioni di lavoro dignitose e diritti fondamentali". (ANSA).

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