Ritorno a Oz con Ariana Grande e Cynthia Erivo da Oscar

In sala la seconda parte del musical, 'Wicked for Good'

(ANSA) - LOS ANGELES, 19 NOV - Ora, dopo un turbine promozionale che ha girato il mondo, il secondo capitolo dell'adattamento cinematografico del popolare musical di Broadway, con musiche e testi del leggendario Stephen Schwartz, 'Wicked for Good' arriva nelle sale italiane il 19 novembre distribuito da Universal Pictures. Nelle quasi due ore e mezza di musical diretto da Jon M. Chu, la storia riprende ad Oz da dove si era fermata, esplorando le conseguenze della ribellione di Elphaba, ormai "Malvagia Strega dell'Ovest", che continua a lottare per la libertà degli animali e per smascherare il Mago corrotto. Glinda è sempre più la sua nemesi, emblema di bontà in procinto di sposarsi, ma tormentata dalla separazione dall'amica. Dopo settimane di interviste, dibattiti post-proiezioni, viaggi, tappeti rossi, e prima di volare a New York per l'ultima première, le candidate all'Oscar Erivo e Grande si sono sedute con i critici a Los Angeles. "Non sono davvero uscita dai panni di Glinda tra il primo e il secondo film", ammette Ariana Grande, che parla con una voce da fringuello e non smette di sorridere, "perché li abbiamo girati contemporaneamente. So che è folle: tipo lunedì, martedì e mercoledì giravamo la prima parte, e poi giovedì, venerdì e sabato la seconda parte. Se dovevamo essere in esterna, ma pioveva, allora si decideva di passare a una scena dell'altro film...Sono rimasta Glinda, senza uscirne mai, per quella che è sembrata un'eternità. Ma lo dico con l'accezione migliore possibile", spiega. Il suo personaggio, quella ragazza così popolare da non sapere se è davvero amata o solo seguita dai suoi fan adoranti, diventa più sfaccettato e profondo: "Volevo assicurarmi che, sotto l'esterno frizzante, brillante e perfetto, la sua 'bolla di privilegio', come mi piace chiamarla, ci fosse una persona con un sacco di insicurezze, un sacco di piccole ferite che contribuiscono al suo bisogno di validazione esterna. Ha così tanta luce e così tanta oscurità, e poter finalmente trascorrere più tempo con quella oscurità, è stato davvero un regalo". Glinda è sola: "Ha ottenuto tutto ciò che ha sempre sognato, e non è mai stata così sola". "Quello che hanno messo in moto questi due film è incredibile", dice Erivo, che non si riferisce solo al successo al botteghino globale, all'ossessione e all'affetto dei fan, o alla nomination all'Oscar (probabile il bis dopo questa interpretazione): "Sapevo fin dall'inizio che sarebbe stato qualcosa che avrebbe cambiato la mia vita, me, il modo in cui vedo la mia arte. Ma non con questa gravità". (ANSA).

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