Sciatunostro, Ettore e Giovannino,l'amicizia e l'isola di Linosa

Alla Festa di Roma il racconto di una terra di Leandro Picarella

(ANSA) - ROMA, 19 OTT - Magia di un'amicizia infantile in una piccola isola nel cuore del Mediterraneo, Linosa (341 abitanti). Gli amici inseparabili sono Ettore e Giovannino, undici e sette anni, e per loro è l'ultima estate insieme. Ettore è infatti costretto a trasferirsi sulla terraferma per proseguire gli studi. Che ne sarà di Giovannino? Questa la prospettiva piena di mare, sole e amore puro che accompagna 'Sciatunostro', film di Leandro Picarella che passa oggi in concorso a Progressive Cinema alla Festa di Roma. Per Giovannino o comunque per chi ha nostalgia si apre una sola possibilità per stemperare il dolore: nutrirsi dell'archivio e della videocamera di Pino, anziano videoamatore, che filma l'isola, i suoi abitanti, la natura, il mare, i gabbiani e le feste. Fermare il tempo è salvifico, si fa memoria condivisa, è appunto il soffio dell'isola - lo sciatu - che diventa il respiro di un'intera comunità. 'Sciatunostro' è insomma un film in presa diretta, senza nessuna finzione, di poche parole, un documentario di situazioni ordinarie, ma comunque straordinarie e che mostra anche come un hard disk da due terabyte con i suoi filmati possa contenere allo stesso tempo il passaggio dall'infanzia all'adolescenza, l'isolamento, l'esperienza del distacco, la nostalgia e soprattutto il tempo che passa. "Questo film - dice il regista e autore siciliano, al suo quarto lungometraggio - nasce da un desiderio essenziale: restituire voce e respiro a una memoria collettiva che rischia di sbiadire e tentare di raccontare un sentimento, quello che si prova la prima volta in cui si ha a che fare con il distacco da qualcuno o qualcosa. L'isola di Linosa, nelle Pelagie, non è solo uno sfondo in cui questo accade: è un corpo vivo, che respira insieme ai suoi abitanti. È terra, mare, silenzio e vento; è sguardo d'infanzia, ma anche eco di chi è passato prima". (ANSA).

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