Sea-Watch, 'nave Aurora evacua 41 persone dopo 6 giorni in mare'

(ANSA) - TUNISI, 02 SET - La nave di soccorso "Aurora", operata da Sea-Watch, ha evacuato oggi 41 persone che si trovavano dal 28 agosto a bordo del supply vessel egiziano "Maridive 208", dopo sei giorni di stallo in acque internazionali nel Mediterraneo centrale. Secondo l'organizzazione, almeno sette persone risultano disperse dopo essere finite in mare nei giorni precedenti. L'evento si è svolto nella zona Sar di Malta. Sea-Watch riferisce in una nota che l'allerta era partita da Alarm Phone e che l'"Aurora" è intervenuta dopo giorni in cui nessuno Stato europeo avrebbe coordinato un'operazione di salvataggio. L'Ong sostiene che il 1 settembre un elicottero italiano abbia sorvolato l'area senza intervenire e che, dal 30 agosto, il monitoraggio aereo con Seabird fosse in corso. Le 41 persone avevano lasciato la Libia il 27 agosto e il 28 erano state prese a bordo della "Maridive 208" su istruzione della Marina tunisina. Sea-Watch aggiunge che il 31 agosto le autorità tunisine sarebbero arrivate con l'intenzione di trasferire forzatamente le persone in Tunisia, opzione respinta dai naufraghi, e ribadisce che la Tunisia non è un "luogo sicuro" per mancanza di un sistema d'asilo funzionante. L'Ong chiede lo sbarco immediato nel porto sicuro più vicino e un dispositivo europeo di ricerca e soccorso. All'origine del caso ci sono ripetuti appelli della rete Alarm Phone, che nelle ultime 48 ore ha denunciato il rischio di respingimento verso la Tunisia e ha indicato la presenza delle 41 persone sulla "Maridive 208" in area di responsabilità maltese. In assenza, al momento, di comunicazioni ufficiali da parte delle autorità maltesi o italiane sulla gestione dello sbarco, Sea-Watch sottolinea che l'intervento civile è stato decisivo per mettere in sicurezza i naufraghi dopo l'inerzia degli Stati. Nei mesi scorsi l'"Aurora" era stata più volte al centro dell'attenzione per fermi amministrativi in Italia, poi sospesi dai giudici. Il trattenimento di navi Ong, lamentano le organizzazioni umanitarie, ha ridotto la capacità di risposta in mare. Sea-Watch afferma che i 41 naufraghi sono ora a bordo dell'"Aurora" in attesa dell'assegnazione di un porto sicuro di sbarco. L'Ong chiede a Malta e Italia di adempiere agli obblighi del diritto del mare, coordinando rapidamente lo sbarco nel place of safety più vicino e garantendo assistenza medica alle persone soccorse. (ANSA).
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