Sempre più giovani in carcere 'è colpa del decreto Caivano'

Radicali e Nessuno Tocchi Caino, istituti vecchi e sovraffolati

(ANSA) - ROMA, 18 NOV - ll Decreto Caivano approvato nel settembre 2023 "ha trasformato la giustizia minorile in senso repressivo: ha reso più semplice la custodia cautelare, ha ridotto le misure alternative, ha ampliato i margini di intervento preventivo della polizia". I numeri parlano chiaro: da 392 ragazzi reclusi nell'ottobre 2022 siamo passati a 586 nel giugno 2025. Oltre l'80% è in custodia cautelare, quindi non condannato, e la maggior parte dei reati contestati riguarda furti e rapine, non delitti gravi contro la persona. Oggi 9 Ipm, istituti penali per minorenni su 17 sono in sovraffollamento. I dati arrivano da un report dei Radicali e di Nessuno Tocchi Caino. "Le condizioni degli istituti per minori siano gravemente deteriorate a seguito di una serie di interventi legislativi, rispetto allo stato della giustizia minorile di appena qualche anno fa", ha detto Filippo Blengino, segretario di Radicali Italiani, presentando oggi i dati alla Camera. "L'abolizione del carcere minorile rappresenta il minimo in un sistema che ormai appare sempre più punitivo nei confronti dei ragazzi che vi entrano, privati della libertà personale, di ogni prospettiva, talvolta persino della vita", ha aggiunto Sergio D'Elia, Segretario di Nessuno Tocchi Caino. "La strada da seguire è quella delle organizzazioni internazionali, dei trattati che definiscono gli standard per il trattamento dei minori sottoposti alla custodia dello Stato", ha aggiunto Elisabetta Zamparutti, Tesoriera di Nessuno Tocchi Caino. "Il ministro Nordio sostiene che con i provvedimenti cosiddetti svuota carceri - ha concluso Fabrizio Benzoni di Azione - si sarebbe potuto arginare il fenomeno dell'autolesionismo e dei suicidi. Eppure, proprio nell'ultima settimana, la cronaca ci restituisce un quadro ben diverso, che smentisce quella previsione". Le condizioni degli Ipm - si legge nel report - sono estremamente critiche: carenze di iniziative di reinserimento sociale, carenza di attività scolastiche e lavorativa. Il sovraffollamento ha raggiunto livelli record: In alcune strutture i ragazzi dormono con i materassi a terra, in altre i cavi della corrente sono pericolosamente esposti. I ragazzi vivono in celle perlopiù multiple, irrispettose della loro intimità e della loro dignità. Mancano educatori, psicologi e mediatori culturali. (ANSA).

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