Si dimezzano le notizie legate all'Africa sulle prime pagine

Rapporto Amref: L'Africa MEDIAta. Crescono però nei tg

(ANSA) - ROMA, 20 MAG - Meno 50% di notizie legate all'Africa sulle prime pagine dei quotidiani nazionali rispetto allo scorso anno. Invisibilità o quasi di africani e afrodiscendenti in tv. Cresce però l'Africa nei tg, anche se in gran parte legata a questioni "italocentriche".. Pur essendoci "una assoluta corrispondenza" tra la visione dei media e quella dell'opinione pubblica sulla percezione del continente, l'82% degli italiani intervistati auspica una maggiore attenzione agli aspetti positivi e alle potenzialità. Emerge dalla VI edizione de "L'Africa MEDIAta", il rapporto di Amref Health Africa-Italia, in vista dell'Africa Day (25 maggio). Il report è stato presentato a Roma in occasione del corso per giornalisti, organizzato da Ordine dei Giornalisti del Lazio, Fnsi in collaborazione con Associazione Carta di Roma e Amref. Il rapporto, curato dall'Osservatorio di Pavia, analizza le prime pagine dei quotidiani nazionali, i notiziari di prima sera e i programmi televisivi. Sulle prime pagine di sei quotidiani nazionali analizzati è netto il ridimensionamento dei titoli rilevati nel 2024: 50% in meno rispetto al 2023. Per il 77,3% si tratta di notizie ambientate in Italia o in altri "Paesi occidentali" - cioè, quella che il Dossier definisce l'"Africa qui", come il Piano Mattei, il caso della pugile algerina Khelif o gli italiani afrodiscendenti alle Olimpiadi. Ai fatti collocati nella cornice africana - l'"Africa là" - va il 25,2% dei titoli, dove al primo posto c'è la categoria guerra e terrorismo, con Sudan e Repubblica Democratica del Congo su tutto. Anche nei notiziari di prima serata nel 2024, si accentua una tendenza già rilevata negli anni precedenti: la riduzione progressiva delle notizie africane - dall'1,9% del 2023 all'1,2% del 2024 - pur in presenza di un aumento complessivo delle notizie sull'Africa, riferite principalmente alla gestione dei flussi migratori e al Piano Mattei in Italia e nel contesto occidentale, (4,5% nel 2024, 3 volte rispetto al 2023). Nell'insieme dei tg analizzati sono state rilevate 1.830 notizie pertinenti, pari al 4,5%, il dato più alto in 6 anni di rilevazioni. Le bellezze paesaggistiche del continente africano si confermano al centro delle citazioni dei programmi di approfondimento e infotainment, raggiungendo il 30%. Piano Mattei, vertice Italia-Africa e progetti di cooperazione umanitaria alimentano il dibattito pubblico, per la prima volta in modo deciso rispetto agli altri temi, spostando in parte l'attenzione sul fenomeno migratorio e gli sbarchi. Il tema cooperazione è secondo, col 23%, seguito da guerra e terrorismo (17%). Per la prima volta è stata misurata la presenza di soggetti africani o afrodiscendenti in tv (da settembre 2024, l'Osservatorio di Pavia rileva l'identità degli ospiti). Su 587 puntate di 16 programmi tv, il numero di apparizioni di soggetti africani o di origine africana corrisponde a 62, ossia l'1,2% del totale (97% italiani, 1,7% occidentali). I temi maggiormente trattati: condizione femminile nell'Islam (32,2%), infibulazione, 16,1%; criminalità e immigrazione 14,5%, disagio nelle periferie (Caso Ramy) 11,3%. Nei media mainstream si conferma l'esclusività, o quasi, dei soliti temi affiancati all'Africa: la povertà, le migrazioni, le guerre, a cui si aggiungono carestia, sovrappopolazione, malattie, disoccupazione, terrorismo ovvero una 'Africa senza speranza' come testimoniato dal sondaggio Ipsos: alla domanda "quali sono le parole che associ principalmente all'Africa?", il 67% degli intervistati ha risposto con "povertà, malattie, e migrazione". (ANSA).

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