Statua che racconta storia detenuti altoatesini degli anni '60

Donata dall'ex cappellano di San Vittore al vescovo di Bolzano

(ANSA) - BOLZANO, 22 AGO - Una statua della Madonna con il Bambino che racconta la storia dei detenuti sudtirolesi nel carcere di San Vittore, a Milano. È il dono che il 95enne Josef Maas, che negli anni Sessanta fu cappellano dell'istituto penitenziario, ha consegnato al vescovo di Bolzano Ivo Muser durante un incontro che si è svolto nella giornata di ieri. Maas, che dal 1958 al 1968 fu incaricato della pastorale dei cattolici di lingua tedesca nell'Italia settentrionale, aveva ricevuto quella statua in regalo dagli detenuti altoatesini, membri del Comitato di liberazione dell'Alto Adige (Bas), incarcerati in seguito alla Notte dei fuochi del giugno 1961 e ai processi di Milano. Don Maas ha ricordato alcuni momenti del suo servizio di cappellano a San Vittore. "Sepp Kerschbaumer aveva chiesto che venissero aperti gli spioncini delle celle", ha raccontato. "Da quel giorno, ogni sera alle 18 iniziava a recitare il rosario a voce alta assieme agli altri reclusi, ognuno dalla propria cella. Per loro era una preghiera comunitaria, ma soprattutto un segno di conforto e di forza in un momento difficile". Il sacerdote ha conservato la statua della Madonna con il Bambino per oltre sei decenni. "La statua era per questi uomini un segno di speranza in una situazione di grande difficoltà. Per me era molto importante riportarla nella terra di origine di chi me l'aveva donata", ha spiegato al vescovo Muser, al quale ha consegnato anche un frammento di una casula sacerdotale appartenuta al cardinale Niccolò Cusano, che nel XV secolo fu vescovo di Bressanone. (ANSA).

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