'Stop al genocidio', Roma si prepara al corteo pro-Pal

(ANSA) - ROMA, 04 OTT - 'Stop al genocidio, fermiamo il sionismo con la resistenza'. Con queste parole d'ordine, Roma si prepara a una nuova giornata di mobilitazione per Gaza e per la Palestina. Migliaia di persone sono attese al corteo nazionale di oggi che attraverserà la città, in un clima già segnato dalle manifestazioni e dallo sciopero generale di ieri e di quelle che nei giorni scorsi hanno coinvolto gran parte d'Italia. Il raduno principale è alle 14.30 a Porta San Paolo, ma già dalle 11.30 gli studenti e i collettivi universitari e liceali di Sapienza contro la guerra, dopo l'occupazione della facoltà di Giurisprudenza di ieri, si stanno ritrovando a piazzale Aldo Moro in pre-concentramento. Da lì partiranno in corteo verso Ostiense, dove si uniranno agli altri manifestanti. Mentre alcuni attivisti per la Global Sumud Flotilla avrebbero intenzione di raggiungere i pro-Pal con una carovana di motorini da San Lorenzo. Con partenza da Piramide, il corteo attraverserà la Capitale: per tutto il viale Aventino, piazza di Porta Capena, via di San Gregorio, Colosseo, via Labicana e via Merulana, fino ad arrivare a piazza San Giovanni, cuore politico della manifestazione. Attese delegazioni della comunità palestinesi, associazioni culturali, sindacati di base e gruppi studenteschi provenienti da tutta Italia. Già dalle scorse ore le autorità hanno predisposto un piano di sicurezza imponente, con divieti di sosta, chiusure al traffico lungo le vie interessate, e presidi delle forze dell'ordine. In mattinata tavolo tecnico in questura per le ultime indicazioni. Le linee di autobus potrebbero subire deviazioni, mentre le fermate della metro in prossimità del percorso, come Piramide e Colosseo, resteranno aperte ma potrebbero essere chiuse temporaneamente, come accaduto nelle scorse giornate. Lo slogan unificante sarà la richiesta di "cessate il fuoco immediato a Gaza, lo stop del genocidio, e della vendita di armi verso Israele". Sullo sfondo resta l'incognita di possibili tensioni, ma l'obiettivo dichiarato è chiaro: trasformare la capitale in una voce unica di "solidarietà e resistenza", per la Palestina, capace di farsi sentire ben oltre i confini italiani. (ANSA).
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