Stragi naziste, risarcimento Mef per testimone eccidio Pratale
(ANSA) - BARBERINO TAVARNELLE (FIRENZE), 25 SET - Risarcimento del Mef per Mirella Lotti, testimone diretta dell'eccidio di Pratale, del 23 luglio 1944. Dopo una lunga battaglia istituzionale, al fianco del Comune di Barberino Tavarnelle (Firenze), e il complesso iter legale, sostenuto dagli avvocati Iacopo Casetti e Vittoria Hayun, Mirella Lotti, a 90 anni, ottiene il risarcimento dal ministero dell'Economia e delle finanze, in base a quando sancito dalla sentenza della giudice Susanna Zanda del tribunale di Firenze emessa nel novembre di due anni fa. Mirella, all'epoca 9 anni, perse in un colpo solo, freddati dalle mitraglie dei soldati nazifascisti, padre e nonno, e, si spiega in una nota, all'arrivo della notizia si è abbandonata tra le braccia del sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli, anche lui commosso per la notizia, che è andato a trovarla a casa poche ore fa. "Il risarcimento è la vittoria dei familiari di tutte le vittime della strage e di un'intera comunità che ha lottato con la forza della memoria, con la vicinanza e la partecipazione attiva per tenere vivo il ricordo dei 12 contadini fucilati nella radura di Pratale senza motivo". Il sindaco Baroncelli sottolinea che "la battaglia di memoria e di civiltà intrapresa dal Comune di Barberino Tavarnelle è un percorso istituzionale che viene da lontano, un lavoro pluriennale che ha permesso la divulgazione l'eccidio e l'individuazione dell'identità dei responsabili della strade". "Non mi sono mai sentita sola - dice Mirella - c'è sempre stato qualcuno accanto a me, l'amministrazione comunale, la mia comunità e tutte le altre persone che mi hanno accompagnato, mi hanno tenuto per mano alimentando la speranza che questo risarcimento dello Stato prima o poi potesse arrivare. Sono contenta. il mio pensiero va ancora una volta al nonno e al mio caro papà ucciso all'età di trent'anni". "A causa dei ritardi nei pagamenti - dice l'avvocato Iacopo Casetti - quest'estate ci siamo trovati costretti a ricorrere all'atto di precetto per tutelare i nostri assistiti e sperare di sbloccare il Mef. Le domande le abbiamo presentate nella primavera del 2024 e dovevano provvedere al pagamento in sei mesi". "Siamo molto soddisfatti del risultato che vede data un po' di giustizia per alcune delle vittime della zona di Barberino Tavarnelle. Tuttavia la strada è ancora in salita - aggiunge l'avvocata Vittoria Hayun - molti di coloro che nel periodo dell'armadio della vergogna hanno ottenuto una sentenza di condanna penale ancora non sono stati risarciti". (ANSA).
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