Street food nel mirino dei Nas, 36 kg di polpette scadute

(ANSA) - LATINA, 19 AGO - Le cucine su ruote sono finite nel mirino dei carabinieri del Nas di Latina. Sei ispezioni e altrettante violazioni contestate, oltre 96 chili di alimenti sequestrati e distrutti, per un totale di 8.000 euro di sanzioni amministrative. È questo il bilancio dell'ultima operazione svolta tra Sabaudia e Terracina, nell'ambito della campagna "Estate Tranquilla 2025", disposta dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma. Un'attività che non arriva a caso: i controlli straordinari sono stati potenziati anche alla luce delle recenti vicende di cronaca legate al botulino, che hanno acceso i riflettori sulla sicurezza del cibo venduto in strada e consumato durante le affollate manifestazioni estive. A Sabaudia i militari hanno riscontrato la prima irregolarità in un food truck, dove l'addetto alla manipolazione degli alimenti non aveva mai ricevuto la formazione prevista dalle norme Haccp. Un dettaglio non da poco, considerando che chi maneggia cibi destinati al consumo pubblico deve conoscere le procedure igieniche minime per ridurre i rischi di contaminazione. Per l'esercente è scattata una sanzione da 1.000 euro. Poco distante, un altro mezzo esponeva i clienti a un pericolo ancora più grave: nel vano frigorifero i carabinieri hanno trovato 36 chili di polpette di carne con termine minimo di conservazione scaduto da tempo. La merce, in violazione delle procedure di autocontrollo, è stata avviata immediatamente alla distruzione, mentre al titolare è stata inflitta una sanzione da 2.000 euro. Sempre a Sabaudia, un auto-negozio itinerante nascondeva una situazione analoga. Qui i controlli hanno portato al rinvenimento di 60 chili di prodotti carnei, in parte scaduti e in parte completamente privi di tracciabilità. Anche in questo caso gli alimenti sono stati sequestrati e destinati alla distruzione, mentre l'esercente dovrà rispondere a una sanzione da 2.000 euro. Spostandosi a Terracina, tre diversi food truck presentavano carenze igienico-strutturali evidenti: superfici sporche, attrezzature logore, ambienti di lavoro ben lontani dagli standard minimi richiesti per somministrare alimenti al pubblico. Per i titolari di ciascun mezzo è arrivata una sanzione da 1.000 euro, a sottolineare la gravità delle condizioni riscontrate. (ANSA).
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