Traffico di preziosi verso la Svizzera scoperto da Gdf Ferrara

Chiesto rinvio a giudizio per 17 persone, 8 patteggiano

(ANSA) - FERRARA, 04 LUG - Un imprenditore ferrarese, con l'aiuto di altri soggetti, avrebbe creato un consistente traffico di preziosi - oro e argento - di provenienza illecita e destinati, per la relativa fusione, alla Svizzera. È quanto emerge da un'articolata attività di indagine della Guardia di Finanza di Ferrara, diretta dalla locale Procura della Repubblica. Gli agenti hanno notificato gli avvisi di conclusione di indagine emessi nei confronti di soggetti che, secondo la tesi investigativa, si sarebbero resi responsabili, in forma associata, delle ipotesi di reato di commercio abusivo di preziosi e riciclaggio. Nel corso delle investigazioni, durate due anni, il gruppo sottoposto ad accertamenti ha acquistato in Italia oltre 560 chilogrammi di oro e oltre sessantacinque chili di argento, tutti presumibilmente di provenienza illecita, poi portati illegalmente in Svizzera. I proventi di tali operazioni sono stati quantificati in oltre 26 milioni, tutti ottenuti in contanti. Durante le indagini sono stati sequestrati monili d'oro e d'argento per oltre 220mila euro che erano stati nascosti all'interno di un pozzetto interrato nel giardino di casa di uno dei principali responsabili. Inoltre, presso il valico con la Svizzera, sono stati sequestrati 100.000 euro nascosti in un'auto, anche questi proventi della vendita illecita dei preziosi. Per 17 soggetti ritenuti responsabili delle ipotesi di reato di associazione per delinquere, di carattere transnazionale, commercio abusivo di preziosi usati e riciclaggio è stato chiesto il rinvio a giudizio. Altri 8 soggetti coinvolti nelle investigazioni hanno già avanzato proposta di patteggiamento, accolta dall'autorità giudiziaria, con parziale risarcimento del danno (tutto destinato ad enti benefici). (ANSA).

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