Uccise il padre con la fiocina,confermata condanna a 24 anni

(ANSA) - SASSARI, 21 NOV - La Corte d'appello di Sassari ha confermato oggi la condanna a 24 anni di carcere, più tre anni di Rems, nei confronti di Alberto Picci per l'omicidio del padre, Giuseppe, colpito con una fiocina e un coltello mentre dormiva, all'alba del 27 aprile 2022, nella sua casa a Santa Maria Coghinas, in provincia di Sassari, e morto dopo otto mesi di agonia. La Corte, presieduta dalla giudice Maria Teresa Lupinu, ha accolto la richiesta della procuratrice Marinella Pittaluga e confermato in toto la condanna inflitta dal Tribunale di Sassari il 4 febbraio 2025. L'avvocato difensore, Claudio Mastandrea, aveva chiesto l'assoluzione invocando l'incapacità di intendere e di volere al momento dei fatti. Alberto Picci il 27 aprile 2022, all'alba, in preda a un raptus che lui stesso nella confessione definì "impulso d'odio', ridusse in fin di vita i genitori, aggredendoli nel sonno: il padre fu trafitto con una fiocina che gli attraversò la gola e si conficcò nel cranio, e da coltellate alla bocca; la mamma, Giovanna Drago, fu colpita alla testa con un coltello multiuso. Il padre fu tenuto in vita dai medici per otto mesi, infine morì per una polmonite contratta proprio a causa delle lesioni provocate dalla fiocina, che gli impedivano una normale attività respiratoria e di deglutizione. (ANSA).
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