Verdelli, racconto Rino Gaetano, uomo e artista libero

(ANSA) - ROMA, 17 NOV - Le sue interviste, le esibizioni, le canzoni, il ritratto nelle parole di amici, famigliari e collaboratori, fino a colleghi venuti dopo, che l'hanno sempre considerato una fonte d'ispirazione, da Brunori Sas a Lucio Corsi, da Sergio Cammariere a Giordana Angi. Sono fra i tratti di Rino Gaetano Sempre più blu, il documentario di Giorgio Verdelli dedicato al cantautore diventato l'icona ironica, profonda e irriverente per più di una generazione, che dopo il debutto alla Festa del cinema di Roma arriva in sala con un'uscita evento il 24, 25 e 26 novembre distribuito da Medusa. Il film non fiction realizzato da Sudovest Produzioni e Indigo Film in collaborazione con Rai Documentari arriva a 50 anni dall'uscita di Ma Il cielo è sempre più blu, uno dei brani simbolo del musicista calabrese, morto a soli 30 anni nel 1981, in seguito a un incidente stradale. "Questo è il primo ritratto cinematografico dedicato a Rino Gaetano (fra i precedenti in altri formati c'era stata la fiction di Rai1 con Claudio Santamaria protagonista, ndr) - dice all'ANSA Verdelli - ed è l'unico realizzato con l'assenso della famiglia". Nel racconto l'autore e regista ha voluto evitare il biografismo "perché spesso seguendo quel percorso si è andati a finire sul lamento, che a me non interessa. Io volevo mettere in luce quello che è stato Rino Gaetano nella storia della canzone italiana, perché lui occupa un posto importante che non viene mai messo veramente in luce". Ancora oggi i ragazzi "hanno una forte connessione con lui e la sua musica perché, secondo me ne recepiscono l'essere sempre stato un uomo e artista realmente libero". Tuttavia "l'ironia e la simpatia con cui si presentava lo hanno portato spesso ad essere travisato. A volte non è stata colta appieno la forza, la dinamica dei suoi testi che erano molto più profondi di quanto si pensasse". Nel documentario (che regala pure un estratto di una traccia inedita dal titolo Un Film a Colori - Jet set) a parlare del cantautore ci sono anche, fra gli altri. la sorella Anna Gaetano il nipote Alessandro, Danilo Rea, Shel Shapiro, Edoardo De Angelis, Ernesto Bassignano, Tommaso Labate, Peppe Lanzetta,Claudio Santamaria, Paolo Jannacci e Valeria Solarino. Tra le chicche un'intervista video con Lucio Dalla che raccontava il primo incontro per caso in un autogrill con Gaetano, e l'avergli dato un passaggio per Roma, dove l'ha introdotto alla Rca. "Nel costruire il documentario mi sono fatto guidare dalla passione - spiega Verdelli che ha conosciuto il cantautore nel 1978 - anche con un successo conclamato continuava a porsi in una maniera umile, non aveva sovrastrutture, era una persona che ironizzava su tutti, anche e soprattutto su se stesso". (ANSA).
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