Zootropolis 2, il sequel tra tecnica e buoni sentimenti

(di Lucia Magi) (ANSA) - LOS ANGELES, 25 NOV - "Un concetto unico per riassumere il film? Direi tripudio di intrattenimento. È il massimo del divertimento che siamo riusciti a immaginare". Così il regista Jared Bush descrive Zootropolis 2, sequel del cartoon da Oscar del 2016, che arriva nelle sale il 26 novembre e promette di segnare uno degli esordi più ricchi dell'anno al botteghino globale. Le prevendite in Nord America hanno già superato i 125 milioni di dollari, facendo sperare di portare questo gioiello della tecnica e dei buoni sentimenti oltre il miliardo di incassi, come accaduto per la prima avventura ambientata nella megalopoli immaginifica in cui prede e predatori convivono. "Siamo entusiasti di dare il bentornato a tutti i personaggi di questa sfrenata e vastissima città animale", racconta ancora all'ANSA Bush, durante un'intervista negli studi della Disney Animation, di cui è direttore creativo. Dopo aver risolto il più grande caso nella storia di Zootropolis nel film originale, i poliziotti novellini Judy Hopps e Nick Wilde, partner di pattuglia che più improbabili non si può - una coniglietta dalla deontologia ferrea e una volpe con un passato da truffatrice - scoprono che la loro coppia non è solida come credevano. Il Capo Bogo li obbliga a partecipare al programma di supporto 'Partner in Crisi', una terapia di gruppo condotta dalla dottoressa Fuzzby, deliziosa new entry nella coloratissima fauna locale. Non passa molto tempo prima che la loro relazione venga sottoposta alla prova definitiva: in città viene avvistato il primo rettile degli ultimi cento anni, la vipera Gary De'Snake. Per capire quali siano le sue intenzioni, Judy e Nick si lanciano all'inseguimento, addentrandosi in zone sconosciute e pericolose in cui si giocano il tutto per tutto. "Zootropolis 2 riprende il messaggio di speranza del primo film, ma lo amplifica", osserva durante la stessa intervista il co-regista Byron Howard, nome di punta dell'animazione in casa Disney, già insieme a Bush sull'originale e su 'Encanto', con cui la coppia vinse il secondo Oscar nel 2022. I primi schizzi per la commedia animale che arriva ora in sala risalgono proprio a quel periodo. "Nel primo cartone la speranza era incarnata da Judy, dalla sua convinzione che con dedizione e volontà si possano superare le differenze e realizzare i sogni. Nel sequel, il fulcro è Gary. Questo serpente è ancora più Judy di Judy stessa: intriso di speranza e ottimismo. Negli ultimi tempi ce n'è davvero bisogno", riflette Howard. La vipera rappresenta anche una delle sfide tecniche più complesse del film, prodotto da Yvette Merino (come 'Encanto'): il suo corpo è composto da 448 scaglie articolate sulla testa, 160 sul ventre e 2.392 sul dorso. Solo un esempio di quale immane impresa visiva sia questo film, con decine di ambienti complessi e dettagliati - dalle zone urbane alle paludi - e 178 personaggi unici (che diventano 1.850 considerando variazioni di costumi e pellicce), appartenenti a 67 specie diverse, tra cui rettili e animali semiacquatici (perfetta, ad esempio, l'acqua che bagna la pelle dei trichechi). Tutto questo virtuosismo sostiene comunque una storia divertente e solida, con un messaggio ben chiaro chiaro, alla maniera della Casa di Topolino: "Nick e Judy hanno conquistato il pubblico grazie alle loro differenze. Dopo la fase di luna di miele, devono lavorare per trovare il modo di andare d'accordo e fare squadra. Il senso sta nel capire quanto siano preziosi il contrasto, la varietà e la diversità di esperienze. Soprattutto in un luogo come Zootropolis, dove si fondono culture, specie e istinti contrastanti". Un messaggio che non è solo per i più piccoli, come spiega Bush: "Questa coppia improbabile - un coniglio e una volpe - ci mostra che insieme possiamo ricucire il nostro mondo spezzato. Di fronte a un'attualità polarizzata, dove le distanze sembrano prevalere, vale sempre la pena parlarsi e ascoltarsi". (ANSA).
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