Che succederà nel 2100 in una delle zone naturalistiche più affascinanti a cavallo tra Veneto ed Emilia Romagna? Sarà sommersa dalla risalita dell’Adriatico o salvata dalle arginature alzate con costante tenacia da chi si occupa della salvaguardia di questa terra e della sua gente? Il report dell’Ipcc parla chiaro e non prospetta certo un futuro felice, ma c’è chi dissente e chi lavora per evitarlo