Braccia & Cervello: il grande ritorno

Ogni Paese, una volta, doveva mostrare al mondo che gli addetti all’agricoltura erano pochi e in via di estinzione. Succedeva anche in Italia: “Siamo un Paese industriale, anzi postindustriale. L’agricoltura? Roba vecchia, siamo tutti in città, entriamo nel domani…”.
C’è chi insiste ancora oggi con il ritornello dell’industriale, il postindustriale, il terziario, le nuove professioni e via blaterando. Poi si volta e scopre che la campagna è ancora lì con i campi di cerali, i frutteti, gli agrumeti, le viti, i pascoli e gli allevamenti estensivi.

Chi è il contadino del XXI secolo? È un uomo o una donna laureato o diplomato e – ovviamente – informatizzato. Età? Nel 2017 (dati Coldiretti) si è registrata una crescita del 6%, per un totale di oltre 55mila imprese agricole condotte da under 35. E il 57% dei giovani preferirebbe gestire un agriturismo invece che lavorare in una grande banca o in una multinazionale.
Studio, competenza, innovazione. Per esempio, il biologico:1,8 milioni di ettari in Italia, più di due volte la superficie dell’Umbria.
E la fatica? Quella c’è ancora, fa parte del “gioco”. Un gioco (un lavoro) che offre ottime opportunità di futuro ai giovani.

Come si “apre” un’azienda agricola? Si comincia eliminando i luoghi comuni: vivere all’aria aperta 365 giorni all’anno è ben diverso dal week end “fuori porta”. Qui si lavora tutti i giorni, le vacanze sono rarissime, l’estate è la stagione più impegnativa (ma anche le feste di Natale sono molto meno... riposanti). Insomma, amare la natura – o disprezzare il caos metropolitano – non basta per diventare agricoltori. Una volta capito questo, possiamo fare il grande passo.
Per iniziare ci potrà venire incontro la Banca di Credito Cooperativo Vicentino (Gruppo bancario Iccrea); banca locale e banca globale: inserita nel tessuto del territorio, BCC Vicentino supporta la famiglia, le associazioni e, naturalmente, sostiene l’imprenditoria locale.
Far parte di un paese non significa solo vivere sotto lo stesso cielo, ma condividere progetti e speranze, per dar vita ogni giorno al futuro che ci aspetta. Questo il messaggio della nuova campagna “Il futuro ha un volto conosciuto”. Iccrea Banca, oltre a essere la futura Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo da lei promosso con le BCC, oggi controlla un insieme di aziende nate per supportare l’operatività delle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali e soddisfare le esigenze della loro clientela, imprese e privati, con un sistema integrato di prodotti e servizi. Le società del Gruppo bancario Iccrea aiutano le BCC e Casse Rurali a potenziare il loro posizionamento sul mercato locale, a essere efficienti e competitive, a massimizzare il valore aggiunto di banca al servizio dello sviluppo economico sul territorio. I prodotti e servizi offerti spaziano dal ramo finanziario a quello degli investimenti, includendo anche la consulenza, la finanza straordinaria d'impresa, la formazione per le strategie aziendali e l'intero comparto assicurativo (vita e danni) attraverso partecipazioni in Società che lavorano esclusivamente per il Credito Cooperativo.
La campagna si riprende braccia e cervelli. Si prende la sua rivincita.
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