Dalla paglia al mattone

Le favole, si sa, sono in un mondo a parte. Principi, principesse, monarchi buoni e regine sanguinarie restano nei libri dei bambini. Nelle fiabe, poi, ci sono i castelli. Nel maniero il principe, il re, la principessa triste, il giullare, il ciambellano…
Chiudiamo il libro; torniamo in noi. Torniamo a casa nostra. Non sarà un castello, va bene; non avremo maggiordomi, dame di compagnia, guardie reali e fossati con il ponte levatoio, è vero. Ma è la casa che volevamo, quella che abbiamo acquistato sopportando qualche rinuncia. Principi e regine? Beh, ci siamo noi, i nostri figli, la nostra storia.
Il castello (la casa) in cui viviamo non è di paglia; è solida e ben costruita. Tuttavia, ha bisogno di manutenzione e, talvolta, anche di pesanti ristrutturazioni. Quanto dovremo spendere? Soprattutto: di quanto disponiamo? Come fare per risparmiare pur mantenendosi nell’ambito della “regola d’arte”? Di seguito, alcuni consigli per orientarsi nella “giungla” delle ristrutturazioni.

Più lavori meno spesa – Effettuare più interventi significa, spesso, sborsare meno soldi: una ristrutturazione a 360 gradi costa meno, in proporzione, di un piccolo intervento; si risparmia sulla manodopera e sui materiali.
Non fermarsi alla “prima osteria” – E’ bene rivolgersi a diverse ditte e confrontare i vari preventivi. Si può optare, volendo, di affidare i diversi lavori a diversi soggetti.
Ragionare sempre a lungo termine – Alcuni lavori, non urgentissimi, è comunque meglio eseguirli insieme a quelli prioritari: domani, aggravandosi il problema, potrebbero costare di più. Non è male, comunque, stilare una lista di priorità.
Competenza, riciclaggio, incentivi – Affidarsi sempre a professionisti del settore (il fai da te è pericolosissimo). Ancora: non tutto è da buttare, qualcosa si può recuperare, riadattare. Infine attenzione agli incentivi, dagli “ecobonus” a tutte le agevolazioni che si possono richiedere.

Veniamo al… capitale. Se da soli non siamo comunque in grado di far fronte alle spese, sarà bene chiedere aiuto a qualcuno. Per esempio Banca Patavina (Gruppo bancario Iccrea) offre ai clienti Mutuo Prima Casa, formula ideata per sostenere e realizzare progetti personali e familiari per acquistare, costruire o ristrutturare l’abitazione con formule a tasso fisso o variabile che possono arrivare fino a 30 anni e condizioni particolari riservate ai suoi Soci.
La casa e il territorio. Territorio che, si sa, è fatto di persone. Uomini e donne che lavorano, producono e fanno sì che il territorio “cresca” in qualità e vivibilità. Banca Patavina fa parte di questo tessuto, da sempre.
Far parte di un paese non significa solo vivere sotto lo stesso cielo, ma condividere progetti e speranze, per dar vita ogni giorno al futuro che ci aspetta. Questo il messaggio della nuova campagna “Il futuro ha un volto conosciuto”. Iccrea Banca, oltre a essere la futura Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo da lei promosso con le BCC, oggi controlla un insieme di aziende nate per supportare l’operatività delle banche di credito cooperativo e casse rurali e soddisfare le esigenze della loro clientela, imprese e privati, con un sistema integrato di prodotti e servizi. Le società del Gruppo bancario Iccrea aiutano le BCC e Casse Rurali a potenziare il loro posizionamento sul mercato locale, a essere efficienti e competitive, a massimizzare il valore aggiunto di banca al servizio dello sviluppo economico sul territorio. I prodotti e servizi offerti spaziano dal ramo finanziario a quello degli investimenti, includendo anche la consulenza, la finanza straordinaria d'impresa, la formazione per le strategie aziendali e l'intero comparto assicurativo (vita e danni) attraverso partecipazioni in Società che lavorano esclusivamente per il credito cooperativo.
La nostra casa non è un castello, d’accordo. Ma non è di paglia, nessun lupo ce la porterà via.
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