Catturato in Polonia l’evaso dal carcere di Trieste

Domenica pomeriggio il detenuto aveva approfittato dell'ora d'aria per mettere a segno il piano. A 48 ore dall'espulsione che lo avrebbe rispedito in Pakistan. Anziché rientrare insieme ai compagni, si era nascosto sotto al telo di un tavolo da ping pong, con le lenzuola da usare come funi ben nascoste sotto al giubbotto. All'imbrunire aveva scavalcato il muro di cinta, si era calato all'esterno utilizzando quelle corde rudimentali e, sfruttando i ponteggi di un cantiere, era sbucato in via Coroneo. Da lì in poi di lui si erano perse le tracce. Subito erano scattate ricerche a tappeto a Trieste e oltreconfine, da parte della Polizia penitenziaria, con il supporto delle altre forze dell'ordine e sotto la direzione della Procura. Foto, impronte e generalità di Khan erano state diramate alle forze dell'ordine di tutta Europa.

Il fuggitivo è stato fermato in Polonia nelle scorse ore. La notizia del rintraccio è arrivata in mattinata alle che stamattina hanno informato le autorità triestine. Spetta ora al Tribunale di Trieste spiccare il mandato di arresto europeo per estradare l'indagato.

Khan, pluripregiudicato e tossicodipendente, aveva già scontato oltre 5 anni di carcere in Italia per un cumulo pene per vari reati, tra cui droga e furti. In passato era già stato destinatario di ordinanze di espulsione. A fine novembre il 31enne era rientrato in Italia nonostante il divieto tuttora in vigore ed era stato arrestato e incarcerato al Coroneo. A inizio dicembre il Tribunale di Trieste aveva disposto l'ennesimo rimpatrio. Ma due giorni prima dell'espulsione il detenuto è evaso. Adesso è stato catturato di nuovo.