Digitalmeet 2025, al via la tredicesima edizione: oltre 130 eventi in tutta Italia
Dal 20 al 25 ottobre torna Digitalmeet, la più grande manifestazione italiana dedicata alla cultura digitale. Oltre 130 eventi in 20 regioni, 300 relatori e focus su intelligenza artificiale, competenze digitali, innovazione e futuro del lavoro

«È sul digitale, dall’hardware dei microchip al software dell’intelligenza artificiale passando per le competenze immateriali, che si sta giocando il vero risiko globale. Ma la partita è tutta in mano a Cina e Stati Uniti con l’Europa che rischia di essere marginalizzata.
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Da 13 anni con Digitalmeet noi cerchiamo di contribuire al futuro del continente e del nostro Paese ma c’è ancora molto da fare». Così il presidente della Fondazione Comunica e fondatore di Digitalmeet Gianni Potti alla vigilia della più grande kermesse italiana sul tema della cultura digitale.
Dal 20 al 25 ottobre, sono infatti in programma oltre 130 eventi in 20 regioni italiane e saranno più di 300 i relatori e i digital evangelist presenti, figure tra cui compaiono i migliori nomi della tecnologia globale.
Competenze digitali
«Quest’anno ci siamo accorti di essere tornati alle origini del Digitalmeet» aggiunge Potti «a quei temi relativi al fattore umano, alle competenze, al rapporto che intercorre tra uomo e tecnologia. Ma tornare alle origini non vuole dire non avere percorso molta strada: in questi 13 anni il digitale ha fatto passi da gigante. L’intelligenza artificiale, per fare solo un esempio, è ormai sempre più parte della nostra vita quotidiana nella vita privata, nel lavoro, nella scuola, nell’approccio alla nostra salute, nella cultura e così via. Nel frattempo però le nostre competenze digitali stentano a decollare: l’indice Desi, che pure ci racconta di una progressione del Paese soprattutto sul piano infrastrutturale, continua a relegarci nelle ultime posizioni in quanto a diffusione delle conoscenze di base. Anche per questo il Digitalmeet, oltre a fare alfabetizzazione digitale cerca di contribuire a comprendere i fenomeni della modernità. Grazie alla collaborazione con Infocamere e con l’Università di Padova abbiamo presentato al Senato della Repubblica un report sull’economia dei Digital Content Creator che regala uno sguardo oggettivo sul valore e il ruolo di queste realtà nel nostro contesto economico».
La tredicesima edizione
Ma durante una tredicesima edizione che punta a superare il record di spettatori del 2024 (130 mila gli utenti dell’evento tra on line e off line) si parlerà anche delle Olimpiadi di Milano Cortina viste dal digitale, di urbanistica, di medicina, di aziende e welfare, di sport, di Industria 5. 0 e così via. Ci sarà spazio per la “Sfida del Commodore 64” che metterà 52 classi di fronte ad una gara di programmazione con linguaggi nuovi e hardware vintage a Verona.
Sempre a Verona, nel contesto della fiera delle pubbliche relazioni a Relazionexpo 2025, sabato 25 andrà in scena il convegno dal titolo “ABC – Digitale e Umanità” . Ma si potrà anche partecipare alla “Start up Marathon” con l’Area Science Park e Unicredit, che permetterà di trovare posto tra le startup italiane che esporranno i loro progetti al Ces di Las Vegas in Usa. Si parlerà del tema dei computer quantistici e non solo, grazie al progetto “Surf The Future” che offrirà ai partecipanti di Digitalmeet 5 interviste in digitale con altrettanti protagonisti delle nuove tecnologie. Si affronterà il rapporto tra digitale e welfare durante il dibattito-match tra Simone Fluperi di Shr e il prof Paolo Gubitta dell’Università di Padova previsto il 23 ottobre, alle 17, negli spazi della Provincia di Padova in Piazza Bardella alla Stanga e molto altro ancora.
Strumenti per affrontare il futuro
«Abbiamo scelto, con passione e orgoglio, di cercare di dare ai nostri concittadini» conclude il presidente della Fondazione Comunica e fondatore del Digitalmeet «quegli strumenti che permettano loro di trovarsi sempre più preparati di fronte alle sfide di un futuro che è già presente. Lo facciamo grazie alla partecipazione di centinaia di volontari, al supporto di grandi e piccole imprese su tutto il territorio nazionale, alla fiducia delle Università e dei grandi centri di ricerca italiani. Un evento reso possibile anche grazie al supporto del gruppo Nem che fin dal principio di questa avventura ci è stato al fianco con la consueta competenza e professionalità». —
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