Femminicidio a Fiume: ventenne accoltellata e uccisa dal compagno

Il ragazzo ha accoltellato la giovane e poi tentato il suicidio con la stessa arma: è stato arrestato e ricoverato in ospedale

Andrea Marsanich

È stata accoltellata a morte sabato mattina, in pieno centro a Fiume. Aveva vent’anni, come il compagno, il suo aggressore. La tragedia si consumata in piazza della Repubblica di Croazia (ex piazza Dante), nello stabile a fianco del popolare bar Pommery. Sulla terribile vicenda emergono pochi particolari, ma si sa che la polizia – intervenuta pochi minuti dopo che era stato dato l’allarme – ha fermato un uomo.

Il presunto omicida è stato subito ricoverato al Centro clinico – ospedaliero di Fiume per le ferite di arma da taglio al collo che, stando al sostituto del procuratore conteale Darko Karlović, si era procurato in un tentativo di suicidio. Fiume si è svegliata la mattina all’insegna di un nuovo femminicidio, l’ennesimo di questo 2025 in Croazia, anno in cui 17 donne hanno perso la vita, uccise da partner, ex partner e altre figure maschili.

La giovane donna accoltellata nei pressi della palazzina di Radio Fiume è stata trovata morente sulle scale dell’edificio, riversa in una pozza di sangue. A individuare la vittima è stato un lavoratore nepalese che, scioccato, è corso fuori dallo stabile, dando immediatamente l’allarme. Sul posto è giunta una squadra di sanitari che, vista la gravità della situazione, ha tentato il possibile per mantenere in vita la giovane: le sono state pratiche le manovre salvavita, è stata bloccata l’emorragia, ma gli sforzi non sono riusciti a salvarla.

«Abbiamo concluso le indagini nel primo pomeriggio – ha dichiarato il procuratore Karlović ai giornalisti – venendo a conoscenza che vittima e omicida, entrambi di età intorno ai 20 anni, facevano coppia fissa. Non sappiamo cosa abbia scatenato la follia omicida dell’uomo, né se ci siano stati problemi tra i due in passato. Abbiamo constatato che la morte è stata causata da un coltello, arma che siamo riusciti a rinvenire. La salma verrà sottoposta a esame autoptico e altro per il momento non posso dire».

Alcuni vicini di casa hanno raccontato che l’assassinio è avvenuto in un appartamento al quarto piano dell’edificio, dove il giovane viveva assieme ai genitori, famiglia definita tranquilla, che non dava noie a nessuno. «Nelle prime ore di stamane – ha raccontato un inquilino – ho sentito un trambusto, dei colpi e poi ho visto quel corpo sulle scale che dava ancora segni di vita, mentre tutto intorno c’era tanto sangue. I sanitari si sono prodigati, ma si vedeva che la situazione era critica e purtroppo la ragazza non ce l’ha fatta. Siamo molto scossi per questa tragedia».

Mentre veniva espletato il sopralluogo degli inquirenti, il nonno del sospetto omicida stava sorseggiando un caffé al Pommery. Quando gli è stato raccontato l’accaduto, è apparso visibilmente colpito: «Posso dire che mio nipote non ha mai fatto del male a nessuno. È un ragazzo calmo ed educato, non capisco proprio cosa sia successo».

Fino al tardo pomeriggio nulla è filtrato dall’ospedale fiumano in cui è ricoverato il presunto accoltellatore: non si sa infatti lo stato di salute del giovane che, stando a Karlović, avrebbe tentato di togliersi la vita, dopo aver compreso la gravità del gesto commesso. 

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