La famiglia di Filippo Turetta da un anno sotto sorveglianza

Minacce e insulti dopo il femminicidio: pattuglie a presidiare la casa in provincia di Padova e sistemi di videosorveglianza. L’odio cresciuto dopo il video del colloquio in carcere tra i genitori e l’assassino

La casa della famiglia Turetta a Torreglia, in provincia di Padova
La casa della famiglia Turetta a Torreglia, in provincia di Padova

Ormai da un anno i carabinieri stanno mantenendo sotto stretta sorveglianza la famiglia di Filippo Turetta a Torreglia in provincia di Padova dopo le minacce e gli insulti giunti dopo l'assassinio di Giulia Cecchettin.

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Le pattuglie presidiano la loro casa e su consiglio delle forze dell'ordine è stato installato un sistema di videosorveglianza anche nella loro seconda proprietà.

L'odio nei confronti dei familiari è cresciuto a luglio, dopo che è stato reso pubblico il video del colloquio in carcere tra i genitori e Filippo. 

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