La Thailandia chiama Mambrini, il mister giramondo ci pensa

Dopo i trionfi prima a Cuba e poi a Panama, il possibile approdo in Asia per un personaggio tutto da raccontare: «In spogliatoio ci si deve volere bene»

Giancarlo Padovan
Lorenzo Mambrini, 45 anni, umbro, qui a Panama: potrebbe approdare in Thailandia
Lorenzo Mambrini, 45 anni, umbro, qui a Panama: potrebbe approdare in Thailandia

Lorenzo Mambrini, 45 anni, umbro, il mister giramondo che ha vinto scudetti e titoli a Cuba e a Panama, 271 panchine in totale tra Centro e Latino America, sta per intraprendere una nuova avventura. Colleghi asiatici mi informano e si informano su questo allenatore, che avrebbe più di una richiesta provenienti da Cina e Thailandia.

Di certo la sua presenza in Thailandia, un paese ricco ma calcisticamente ancora attardato, aiuterebbe il calcio di quella nazione. Ma, senza alcuna presunzione, Mambrini non sarebbe un po’ troppo per il tipo di espressione tecnico-tattica che la Thailandia propone?

Chi è Lorenzo Mambrini?

Intanto è uno che ama le esperienze forti, altrimenti non avrebbe lasciato l’Italia, dove aveva occasioni per allenare in serie D ma anche inserie C, per andare a Cuba, assumere la guida del Santiago de Cuba e affrontare una sfida apparentemente impossibile: vincere il primo campionato di una storia lunga 102 anni. Ebbene, non solo Mambrini ci è riuscito, ma il Santiago ha anche stabilito un record: 32 partite da imbattuto.

Ovvio che nella Cuba calcistica tutto questo non potesse passare inosservato tanto da condurre Mambrini alla guida della nazionale, con la quale ha fatto talmente bene da diventare uno dei personaggi più visti e intervistati dai media locali.

Dopo Cuba, c’è stata Panama. La squadra che ingaggia Mambrini si chiama Atletico Nacional de Panama e, naturalmente, l’allenatore italiano la porta in testa alla classifica, vincendo il titolo nazionale. Il successo è tanto più importante perché l’Atletico è l’unica squadra in Sudamerica, insieme al El Nacional de Ecuador, ad avere l’obbligo di giocare con i militari.

Non sorprende per nulla, dunque, l’interesse asiatico per Mambrini. Il tecnico è ovviamente lusingato, ma come si potrebbe trovare dall’altra parte del mondo e in un Paese in cui il calcio deve essere sviluppato?

Aggregazione ed empatia le chiavi

Tuttavia, appartenendo alla scuola calcistica italiana, rinomata nel mondo, Mambrini avrebbe molto da dare e da insegnare. La sua didattica si fonda sull’aggregazione e sull’empatia. “In uno spogliatoio - dice - ci si deve voler bene”. La strategia tattica, invece, parte dallo studio degli avversari, dall’individuazione dei loro punti deboli per poi colpire con quelli che sono i punti forti del proprio team. “La tattica - dice sempre Mambrini - deve essere funzionale a quello che viene fatto in allenamento. Poi bisogna affrontare la partita con mentalità vincente ponendosi sempre l’obiettivo di avanzare di un gradino”.

Il mister giramondo accetterà anche la sfida asiatica? Sarebbe bello scrivere un altro pezzo di storia di questo allenatore che, con umiltà, sagacia, determinazione e lavoro, è un orgoglio italiano dell’altro calcio. Quello che non tutti conoscono, ma che riempie di gioia vera.

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