I Conclavi che hanno fatto la Storia: brevi, intensi e a volte infiniti
Dall’elezione-lampo di Giulio II in dieci ore al record dei 33 mesi di Viterbo: come si è evoluto il rito segreto che decide il Papa. Dal 1903 a oggi, nessun conclave ha superato i cinque giorni.

Quello appena è l’undicesimo conclave dall’inizio del Novecento e i primi dieci si sono tutti contraddistinti per la brevità, tra i 2 e i 5 giorni. Nella storia dei conclavi il record del più lungo va a quello di Viterbo nel 1268 quando servirono 33 mesi per eleggere Gregorio X. Il più breve, di dieci ore, fu nel 1503 e si consumò in una notte, per eleggere Giulio II.
Nei primi dodici secoli di storia della Chiesa il conclave non esisteva, anche se riunioni elettorali a porte chiuse c’erano già state in almeno cinque occasioni. L’entrata dei cardinali in conclave, cioè il dover restare chiusi a chiave per scegliere il successore di Pietro, deriva da una regola scritta proprio dopo la lunga assemblea elettiva di Viterbo, durata quasi tre anni: dal 29 novembre 1268 al primo settembre 1271, che rappresenta il più lungo periodo di sede vacante della storia.
Nei conclavi del Novecento, Pio X, Giuseppe Sarto, patriarca di Venezia, impiegò 4 giorni e 7 scrutini per essere eletto Papa il 4 agosto 1903. Giovanni XXIII fu eletto in 4 giorni e 11 votazioni, il patriarca di Venezia Angelo Giuseppe Roncalli divenne Papa il 28 ottobre del 1958. Per Paolo VI, eletto il 21 giugno 1963, furono sufficienti 3 giorni e 6 scrutini. Per Giovanni Paolo I eletto il 26 agosto 1978: Albino Luciani, patriarca di Venezia, raggiunse il quorum in 2 giorni e 4 scrutini. A succedergli fu il cardinale polacco Karol Wojtyla, arcivescovo di Cracovia, Giovanni Paolo II, eletto all’ottavo scrutinio nel terzo giorno, il 16 ottobre del 1978. Il cardinale Joseph Ratzinger, primo Papa del Terzo millennio con il nome di Benedetto XVI, fu eletto in 2 giorni con 4 scrutini, il 19 aprile del 2005. Per eleggere Papa Francesco nel 2013 sono bastati 5 scrutini in 2 giorni.
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