Nasce Sitarra, la rara tigre bianca: è il primo esemplare albino in Italia

Il caso straordinario al santuario di Tiger Experience di Campolongo, il rifugio (visitabile) per grandi felini. Il fondatore: «Variante rarissima, completamente bianca: impossibile restare indifferenti»

Silvia Bergamin
Il cucciolo di tigre bianca nato a Campolongo
Il cucciolo di tigre bianca nato a Campolongo

Una tigrotta bianca dagli occhi azzurro cielo è nata due mesi fa al Tiger Experience di Campolongo Maggiore, ed è già diventata un piccolo evento. Si chiama Sitarra, un nome scelto in omaggio a Siegfried & Roy, i due leggendari artisti di Las Vegas che hanno fatto la storia con i loro spettacoli insieme alle tigri bianche. È la prima ed unica femmina di tigre bianca snowhite nata in Italia e, a detta di chi la osserva ogni giorno, è giocherellona, curiosa, e dotata di una sorprendente vitalità.

La struttura dove vive

La struttura che la ospita non è uno zoo, né un parco divertimenti: è un luogo fuori dal tempo, una mostra faunistica monotematica dedicata esclusivamente ai grandi felini. Qui vivono circa quaranta esemplari tra tigri, leoni, leopardi, puma e giaguari, molti dei quali proven

Ecco il tigrotto albino appena nato: nel video, il gioco con l'istruttore

gono da realtà difficili, come i circhi da cui sono stati dismessi perché ritenuti troppo vecchi.

«Li accogliamo, li curiamo, e li lasciamo vivere in un ambiente rispettoso dei loro tempi e della loro natura», racconta Gianni Mattiolo, uno dei due fondatori. «Sitarra è la terza nata in questo raro filone genetico: è bianca, senza alcuna striatura evidente, un caso più unico che raro. Per noi è un simbolo di rinascita».

Sitarra mentre beve latte dalla ciuccia
Sitarra mentre beve latte dalla ciuccia

Nel parco – accessibile solo la domenica su prenotazione, e per un numero limitato di persone – ogni visita dura circa due ore e mezza ed è rigorosamente guidata. Non ci sono gabbie da osservare in silenzio: c’è una narrazione appassionata, costruita su anni di studio, esperienza e amore per gli animali.

«Siamo l’unico centro in Italia dove si possono vedere dal vivo tutte e tre le varianti genetiche della tigre bianca», spiega Giacomo Ferrari, cofondatore e guida esperta. «La gente spesso non sa – aggiunge – che alcune di queste varianti, seppur rarissime, esistono ancora in natura. Noi lo spieghiamo, raccontando anche aneddoti e curiosità, perché fare cultura è parte integrante del nostro lavoro».

Dove andarla a trovare 

Ogni settimana, i felini del Tiger Experience divorano oltre 1.400 chili di carne. Ma non è il dato che impressiona di più: è l’intensità degli sguardi, la potenza silenziosa dei loro movimenti, la capacità di relazionarsi con chi li guarda. Qui l’animale non è esibito, è raccontato. I visitatori si muovono accompagnati tra recinti immersi nel verde, ascoltando storie vere: come quella di Isabel, madre di Sitarra, che ha ispirato uno dei personaggi dell’ultimo romanzo ambientato sulla nave Vespucci.

«Nel libro, Isabel salva la protagonista», racconta Mattiolo, «e in un certo senso, lo fa anche nella realtà. Per molti di questi animali, il Tiger Experience è l’unico porto sicuro».

La nascita di Sitarra non è solo una rarità biologica, ma anche un segnale: una cucciola nata in un contesto protetto, rispettoso, dove l’uomo si pone come custode e non come padrone. I suoi occhi azzurro cielo riflettono una purezza che emoziona, la stessa che si legge nei volti dei visitatori quando la vedono giocare tra le zampe della madre. «È impossibile restare indifferenti», confessa Ferrari. «Il primo sguardo con lei è qualcosa che ti resta dentro».

A Campolongo Maggiore, in un lembo di terra tra Padova e Venezia, esiste un luogo dove i grandi felini non sono solo belve esotiche, ma creature da ascoltare, comprendere e proteggere. Con l’arrivo di Sitarra, quel luogo ha acquistato nuova luce. E forse anche un po’ di magia. —

 

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova