A 16 anni prende a pugni l’avversario

Violenza in campo nella finale Allievi di calcio tra Treviso e Portomansuè

MONTEBELLUNA. Una palla lunga su cui arrivano insieme portiere e attaccante, la punta che segna e si vede annullare il gol per il fallo commesso. Fin qui, sarebbe una normale azione di quelle che si vedono sui campi da calcio quasi tutte le domeniche. Ma a rendere a suo modo speciale ciò che si è visto ieri al 92’ della finale degli Allievi provinciali giocata a Montebelluna fra Treviso e Portomansuè è stato il seguito. Il portiere del Portomansuè, la cui squadra stava perdendo ormai 3-1, si alza veloce e si gira verso il numero 13 biancoceleste. Gli dice qualcosa e cerca il contatto, l’altro risponde, poi il numero 1 gli tira un pugno in piena faccia che lo manda a terra, stordito. Incredibile. Ma non basta. Con l’avversario a terra, il portiere sferra un secondo pugno, poi un terzo e un quarto, malgrado ormai un compagno lo stia trattenendo per la maglia e per le braccia. Quando finalmente il biancoverde torna in sé, il 13 trevigiano è a terra, privo di sensi. Il portiere lo guarda mentre si allontana, preso sottobraccio da un suo dirigente. Chissà se in quel momento abbia capito cosa diavolo avesse combinato. L’arbitro invece capisce subito di dover espellere il portiere e, poco dopo, fischiare la fine della partita.

Il Treviso vince così la coppa Allievi provinciali trevigiana, ma la festa dei ragazzini (età massima della categoria: 17 anni) è completamente rovinata. Il loro compagno di squadra pochi minuti prima è uscito dal campo in barella ed è stato curato in ambulanza, evitandosi così la fastidiosa visita al Pronto Soccorso di Montebelluna. Sul campo da gioco invece sono arrivati i carabinieri, che hanno parlato a lungo con i genitori del ragazzo aggredito. Non è escluso che questi decidano di denunciare il portiere che per 30 fatali secondi ha agito senza pensare a quali gravissime conseguenze avrebbe potuto causare sferrando quattro pugni al capo di una persona. La partita non era stata delle più tranquille: il Treviso aveva vinto giocando meglio, tanto da portarsi sul 3-0 già nel primo tempo. Due gol annullati alla squadra in svantaggio avevano infiammato gli animi dei giocatori e dei loro genitori sugli spalti, che hanno fatto piovere insulti e improperi sulla terna arbitrale anche dopo che i loro “beniamini” avevano accorciato le distanze. Il Porto ha chiuso la partita con 8 giocatori in campo e con il mister allontanato per proteste. Ma la reazione del portiere biancoverde certo non è scusabile. Lo ribadisce anche la sua società, che in una nota rivolta alla dirigenza e alla tifoseria del Treviso definisce il comportamento del suo giocatore come “inaccettabile” e promette che lo stesso «verrà sanzionato da noi con provvedimento immediato».

Niccolò Budoia

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