Abbracci gratis per vivere meglioA Cittadella non solo divieti

Una decina di ragazzi si è data appuntamento davanti al Duomo per gli “abbracci liberi”. L’iniziativa è nata a Sidney nel 2004 e si è diffusa in tutte le principali città del mondo, grazie anche al tam tam di Internet. Sorpresi i vigili urbani
Cittadella chiusa dentro le mura, fortino blindato in nome della sicurezza inseguita a colpi di ordinanze dal sindaco Massimo Bitonci? Qualcuno prova a cambiare linea, aprendo le braccia al prossimo. Sono tempi di passioni tristi e relazioni fredde, ed ecco che i giovanissimi cercano di «scaldare» il mondo con i loro abbracci. Sono sbarcati anche a Cittadella i «free hugs», gli abbracci liberi: è successo nella mattinata di ieri per la prima volta.


In centro storico, un gruppo di una decina di ragazzi e ragazze - tra i 15 e i 22 anni - si sono dati appuntamento giusto davanti al Duomo. Uno di loro ha indossato - a mo’ di uomo-sandwich - un paio di cartelli, con i quali si «offriva» gratis un gesto normalissimo e spontaneo: ovvero, un abbraccio. «La nostra idea - spiega Samuele Campagnaro, cittadellese trapiantato a Roma per imparare il mestiere del regista - è quella di liberare affetto, liberare il sentimento che abbiamo dentro». Si dice che la crisi che stiamo vivendo sia essenzialmente una «crisi relazionale»: la gente fatica ad incontrarsi, a stare assieme. «E a volte un abbraccio è tutto quello di cui abbiamo bisogno - sostengono i giovani espansivi - Questo è il principio di fondo degli “abbracci liberi”, un’iniziativa nata a Sidney nel 2004 e diffusasi man mano in tutte le principali città del mondo, grazie anche al tam tam di Internet». Loro sono di Cittadella e di San Martino di Lupari, ma preferiscono definirsi «cittadini del mondo. Ci piace rappresentare l’essere umano, al di là delle opinioni e delle diversità». L’iniziativa non è sfuggita all’occhio attento dei vigili urbani, che hanno seguito e osservato i ragazzi per capire cosa avessero in mente e assistere alla reazione dei passanti. Ora si spera che Bitonci, sindaco e deputato leghista, non prepari anche un'ordinanza anti-abbracci. «Abbiamo notato - continua Samuele - che gli anziani sono stati i meglio disposti, meno le persone più giovani, piuttosto bloccate, poco spontanee. Il contatto fisico invece è importante, trasmette calore».


Un certo calore lo hanno portato anche un paio di carabinieri, in alta uniforme, che ieri all’imbrunire hanno fatto capolino tra le vie del centro storico. Diego Cerboni, carabiniere scelto di Carmignano Brenta, e Carmelo Mustica, militare in servizio a Cittadella, hanno vigilato sul centro storico, suscitando la curiosità dei passanti: diverse famiglie si sono fermate, i bambini hanno voluto vedere la spada e volentieri si sono fatti fotografare accanto agli uomini in divisa. I militari dell’Alta così vestiti saranno presenti a Cittadella per tutto il periodo natalizio, nei giorni prefestivi e festivi. L’iniziativa, promossa dal capitano della Compagnia cittadellese, Marco Stabile, mira ad avvicinare l’Arma ai cittadini pur garantendo presenza e pattugliamento del centro cittadino.

Riproduzione riservata © Il Mattino di Padova