Affitti di case in nero la Finanza a Cortina
CORTINA D’AMPEZZO. Cortina d’Ampezzo ancora sotto la lente d’ingrandimento degli ispettori fiscali, questa volta della Guardia di Finanza, per verificare la trasparenza dei contratti di affitto delle case di vacanza. Agenti in borghese della Guardia di finanza hanno fermato i turisti davanti alle case di villeggiatura affittate per l’estate, chiedendo importi, numeri e riferimenti delle agenzie immobiliari o dei privati dai quali le avevano avute.
I vacanzieri, anche in caso di un affitto “in nero”, non rischierebbero nulla. Diverso il discorso per chi ha dato le case in affitto, perché i guadagni devono ovviamente essere riportati nella prossima dichiarazione dei redditi.
I dati saranno poi girati dalla Guardia di finanza agli ispettori dell’Agenzia delle Entrate, per le successive verifiche sui 730.
Si potrebbe pensare ad un accanimento verso la “regina delle Dolomiti”, dopo l’eclatante operazione anti-evasione del Capodanno scorso. Ma dal comando provinciale della Guardia di Finanza di Belluno assicurano che i controlli nella cittadina ampezzana questa volta «non nascondo alcun blitz», ma rientrano in un’attività «del tutto routinaria, svolta qui come altrove durante tutti i mesi dell’anno». Al punto che non risulta nessun verbale, e quindi nessuna contestazione immediata per presunti affitti in nero a Cortina, così come dalla Guardia di finanza non sono in grado di ricordare quando e quanti sono stati i controlli svolti a Cortina. Verifiche che, peraltro, sono state svolte durante l’estate dai finanzieri anche in altre capitali delle vacanze in Veneto, come Jesolo o Caorle.
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