Albarella in ginocchio il vento abbatte tutto

Tre feriti, si è temuto per un disperso. Auto travolte dagli alberi e tetti divelti
ALBARELLA (Rosolina). Nell’occhio del ciclone. È stata l’isola di Albarella, mèta per le vacanze di tantissimi padovani, a pagare il prezzo più salato della violenta ondata di maltempo che ieri, in poco più di venti minuti, dalle 15.30, ha messo in ginocchio tutto il Basso Polesine. Un inferno di acqua e vento ha messo in ginocchio l’isola. La tromba d’aria che si è abbattuta sul litorale ha messo fuori uso linee telefoniche, sradicato pali elettrici e alberi che sono piombati sulle auto e i camper dei tanti turisti presenti. Un primo bilancio dell’Usl 5 parla di tre persone ferite, fortunatamente in maniera non grave. Ma per alcune ore si è temuto anche per una possibile disperso: alcune persone, infatti, avevano segnalato un uomo che passeggiava sul molo quando stava per scatenarsi l’uragano e che sarebbe stato travolto da una mega onda e quindi inghiottito dal mare. Ma sono stati gli stessi vigili del fuoco, ieri sera, a far rientrare l’allarme, assicurando che non era stata raccolta alcuna denuncia di scomparsa. «Per il momento non abbiamo notizie certe di un disperso» ha riferito all’Ansa in serata Paolo Maurizi, responsabile della colonna mobile regionale dei vigili del fuoco di Veneto e Trentino Alto-Adige, impegnati nelle ricerche e nei soccorsi.


Il bilancio resta comunque pesantissimo: a causa del maltempo si è scatenato anche un incendio in un’abitazione di Rivà d’Ariano, i cui inquilini sono riusciti a mettersi in salvo. Decine gli alberi caduti, molti sopra le auto in sosta. Rami e tronchi hanno reso impraticabili molte vie, rendendo più difficili i già complicati interventi di soccorso: nell’isola è mancata non solo la corrente elettrica ma anche l’acqua e gli stessi telefoni cellulari sono stati per quasi tre ore muti, fino alle 18 passate. La furia del maltempo non ha risparmiato niente. Alcune case sono state addirittura scoperchiate, il tetto di una rimessa è volato sulla strada come un foglio di carta tanto era la potenza del vento. Tanti gli infissi divelti, le tende da sole strappate, vetri infranti dopo essere stati colpiti dai rami degli alberi, giardini allagati, il teatro tenda che praticamente non esiste più: il tornado lo ha ridotto a uno scheletro di tiranti. E non è il solo locale ad aver riportato danni ingenti: anche la Palancana ha subito forti danni, il bar sulla spiaggia è stato praticamente spazzato via. Gli ombrelloni e le sdraio volati come fuscelli, distrutti. Ad avere la peggio sono state le tantissime automobili investite dagli alberi: un miracolo che non ci siano state vittime. Un camper è stato quasi tagliato a metà da un grosso tronco crollato sotto le sferzate impietose del vento.


Anche le barche ormeggiate nel porto turistico di Albarella hanno subìto pesanti danni. Molte, specie le più piccole, sono state scaraventate contro il molo, altre si sono rovesciate. Un vero e proprio inferno che lascia danni e devastazione. Gli interventi di soccorso di vigli del fuoco, protezione civile e forze dell’ordine sono proseguite senza sosta fino a notte. Non è escluso che alcune abitazioni possano essere dichiarate inagibili per i danni riportati. Il ritorno alla normalità per un isola votata alla spensieratezza delle vacanze non sarà facile.


Elena Livieri


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